Angelo Romagnoli Rita Felicetti
Claudia Pinzauti
VITA AGRA DEL DOTT F.
di Gianni Farina e Angelo Romagnoli
liberamente tratto dall’opera di Luciano Bianciardi
regia Gianni Farina
suono in live electronics Stefano De Ponti
costumi Marco Caboni
durata: 1 ora e 10 minuti (senza intervallo)
sezione ALTRI LINGUAGGI – fuori abbonamento
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PROGETTO BIANCIARDI in collaborazione con Biblioteca San Giorgio Pistoia
giovedì 15 gennaio, ore 17 (Biblioteca San Giorgio)
GIANNI FARINA (regista di “Vita Agra del Dott. F. “) incontra MARIA JATOSTI, poetessa e scrittrice, per oltre quindici anni compagna di vita e di lavoro di Luciano Bianciardi, con il quale ha avuto un figlio.
(l’incontro è proposto anche alle ore 11 al Piccolo Teatro Mauro Bolognini per le scuole del Progetto “A scuola di teatro 2014/2015”)
giovedì 22 gennaio, ore 16,30 (sala cinema Biblioteca San Giorgio)
proiezione del documentario “BIANCIARDI!” di Massimo Coppola
(per tutto il pubblico – ingresso libero fino ad esaurimento posti
A bordo di una vecchia Fiat, nelle strade della Milano del boom. Tra le macerie della miniera di Ribolla, a Grosseto. Sul lungomare di Rapallo, tra i
pensionati, Bianciardi indaga la vera ‘vita agra’ dello scrittore toscano: attraverso le voci dei suoi amici e familiari, si svelano le speranze, le rabbie,
gli affetti di un intellettuale partito dalla provincia per cambiare il mondo, almeno l’Italia bigotta di allora. Un corpo a corpo drammatico, un’altra storia
finita male.
Massimo Coppola (1972) è autore televisivo (Brand:New, Avere Ventanni), filmmaker ed editore (Isbn edizioni).
ingresso libero
giovedì 29 gennaio, ore 16,30 (sala cinema Biblioteca San Giorgio)
proiezione del film “LA VITA AGRA”, regia Carlo Lizzani, con Ugo Tognazzi e Giovanna Ralli
ingresso libero
con il sostegno del Comune di Siena e Fondazione Toscana Spettacolo
La missione mia era ben altra
Questa è la storia di un rivoluzionario che si trasferisce nella grande città per vendicare i compagni morti sul lavoro. Per sfortuna e indolenza rinuncerà all’attentato e finirà assediato nel proprio appartamento a contare gli spiccioli per arrivare a fine mese. La metropoli del miracolo economico lo mastica e lo sputa nella schiera infernale dei superflui, condannati a difendere l’inutilità del proprio lavoro culturale.
Precario, condannato a scrivere venti cartelle al giorno, in una notte d’incubo fa un bilancio impietoso della propria esistenza. Decide che, scrivendo una grande opera, può fare giustizia per i suoi compagni. Ha bisogno di evocare grandi potenze. Questo Faust all’italiana e il suo Mefistofele iniziano un viaggio onirico in cui si vende l’anima firmando un ambiguo Contratto sociale. Le clausole sono scritte in piccolo. E così il rivoluzionario si integra e accetta le regole del vivere comune, rifugiandosi tra le braccia del sonno e le gambe della sua compagna.
Tratto dal capolavoro dello scrittore Luciano Bianciardi (Grosseto 1923 – Milano 1971), La Vita Agra è il romanzo del 1962 in cui più generazioni trovano la loro paura del presente e del futuro e in cui riconoscono la loro incapacità di agire sullo stato delle cose.
Per la prima volta Angelo Romagnoli e Gianni Farina, incrociano i loro percorsi artistici in un lavoro di restituzione teatrale di un capolavoro della letteratura del ’900.
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