Jacopo Bicocchi Mattia Fabris
(S)LEGATI
di Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris
musiche Sandra Zoccolan
Secondo appuntamento in cartellone, domenica 22 maggio (ore 21), (S)legati, prodotto da ATIR Teatro Ringhiera, scritto e interpretato da Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris ed accompagnato dalle musiche di Sandra Zoccolan. Rivive sulla scena la drammatica storia dei due alpinisti inglesi, Joe Simpson e Simon Yates, che nel 1985 furono i primi a scalare la parete ovest del Siula Grande (6344 m.) nelle Ande Peruviane, raccontata nel bestseller di Simpson La morte sospesa (1998) e divenuta, qualche anno più tardi, un film documentario. In un’ora e mezza di spettacolo gli attori danno voce e corpo, con rara intensità e bravura, a questa straordinaria esperienza: dall’estenuante conquista della vetta alla gioia dell’impresa riuscita, fino allo ‘sgambetto’ che la vita si diverte spesso a fare quando meno lo si aspetta, con l’incidente che colpisce Joe in alta quota, vera ‘sentenza’ di condanna, e la terribile necessità di tagliare quella maledetta corda che li unisce… Un taglio che slega i destini dei due alpinisti, che riusciranno a ritrovarsi però al campo base qualche giorno più tardi, riabbracciandosi tra sensi di colpa e sentimenti di perdono.
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Siamo due amici.
Siamo due attori.
E siamo due appassionati di montagna. Meglio: arrampicatori della domenica.
Circa tre anni fa ci siamo imbattuti nell’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates.
E’ la storia di un sogno ambizioso, il loro: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande, attaccato dalla parete ovest.
Ma è anche la storia di un amicizia, e della corda che, durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi.
La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Come sempre avviene in montagna
C’è dunque una cima da raggiungere.
C’è la estenuante conquista della vetta.
C’è la gioia dell’impresa riuscita.
E infine, quando il peggio è passato, e la strada è ormai in discesa, c’è la vita, che fa lo sgambetto e c’è la morte, che strizza l’occhio: un terribile incidente in alta quota. Joe durante una
banale manovra si rompe una gamba.
Da quel momento in poi, tutto cambia. L’impresa diventa riuscire a tornare vivi: a 5.800 metri, la minima frattura si può trasformare in una condanna a morte, i due ragazzi ne sono consapevoli, ma nonostante le condizioni disperate tentano un operazione di soccorso.
Tutto sembra funzionare finché, proprio quando le difficoltà paiono superate ecco che c’è un altro imprevisto, questa volta fatale: e c’è allora il gesto, quel gesto che nessun alpinista vorrebbe mai trovarsi obbligato a fare: Simon è costretto a tagliare la corda che lo lega al compagno. Un gesto che separa le loro sorti unite. Che ne (s)lega i destini per sempre.
Quell’atto estremo però, in questo caso miracoloso, salverà la vita a entrambi: tutti e due, riusciranno a tornare vivi al campo base. E a ritrovarsi insperatamente lì dopo 4 giorni.
E’ la storia di un miracolo. Di un avventura al di là dei limiti umani
Ed è al contempo una metafora: delle relazioni, tutte, e dei legami. La montagna diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a fare quel gesto che sempre ci appare così violento e terribile, ma che invece, a volte, è l’unico gesto necessario alla vita di entrambi.

Teatro Mascagni (Popiglio)
Date
domenica, 22 Maggio 2016
ore 21,00
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Prezzi
Prevendita da lunedì 16 maggio Agenzia L’Angolo San Marcello P.se 0573 622114
(anche presso Unicoop Montagna Pistoiese San Marcello – ven. 20 maggio, 10/13)
Biglietto: posto unico € 10 – studenti under 30 € 5.00