Leonardo Capuano
Sa vida mia perdia po nudda
liberamente tratto da Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij
di Leonardo Capuano
Lo spettacolo inizia dove il romanzo di Dostoevskij finisce, con Raskòlnikov in carcere. Nella palestra del carcere, palestra dove si pratica la lotta, dove ci si allena e si lotta. Un’ora di allenamento, un’ora di delirio in cui riaffiorano i luoghi, le vie, la sua stanza e le persone: Marmeladov l’ubriaco, Sonja la giovane prostituta, Porfirij Petrovic l’ispettore di polizia, Pulcherija Aleksandrovna sua madre, Katerina Ivànovna moglie di Marmeladov e matrigna di Sonja, Zametov l’impiegato corrotto. Raskòl’nikov contro tutto, contro tutti quelli che lo sbeffeggiano in carcere e contro quelli che si sono spinti fin lì ancora a cercarlo, a tormentarlo: li imita, li fa, li “recita”, li vive per quel che sono per lui, con il suo sarcasmo, prendendoli in giro, sfidandoli a lottare su quel tappeto con lui.
(durata 50′)
Al termine dello spettacolo confronti e approfondimenti con la compagnia.