Leo Gullotta
PRIMA DEL SILENZIO
di Giuseppe Patroni Griffi
con Eugenio Franceschini
le apparizioni di Sergio Mascherpa e Andrea Giuliano
e con l’apparizione speciale di Paola Gassman
regia Fabio Grossi
musiche Germano Mazzocchetti
video Luca Scarzella
disegno luci Umile Vainieri
risoluzione scenica Luca Filaci
disegno audio Franco Patimo
durata: 1 ora e 30 minuti (senza intervallo)
in collaborazione con Fuxia contesti d’immagine
La commedia debuttò nel 1979 al Teatro Eliseo di Roma, per la regia di Giorgio De Lullo con Romolo Valli e Fabrizio Bentivoglio protagonisti. Si consacrava la forza della parola, nella quale Patroni Griffi aveva tanto creduto, per rappresentare il binomio tra la generazione adulta, che scontava gli errori del passato e quella dei giovani, con gli errori del futuro. Nel 1990 è stata riproposta da Aldo Terlizzi con Mariano Rigillo e Giulio Scarpati. Per Leo Gullotta e il giovane Eugenio Franceschini rappresenta il debutto al Manzoni.
Per l’uomo le parole sono espressione, comunicazione, creatività, possibilità infinita di rimuovere l’oblio dei ricordi, fare rivivere il passato o meglio vivificarlo in un eterno presente. In definitiva, le parole rappresentano la sua capacità di lottare e sopravvivere. (Giuseppe Patroni Griffi)
“Scritto negli anni ’70, il testo risulta ancor vivo per tematiche e concetto. La storia racconta le scelte, pur’ anche rivoluzionare per la casta che lo ha inglobato per tutta la sua vita precedente, di un uomo, del quale non ci viene fornito il nome. (…) Quello che leggo, con gli occhi di un uomo che vive il XXI secolo, Era, questa, di grande modernità, dove la comunicazione, attraverso apparati di nuova costruzione, è molto più facile ed immediata, fa sì che intraveda e consideri, attraverso il protagonista, un disagio sociale legato soprattutto alla comunicazione della parola scritta, della Poesia. Fantastica la scena finale dell’opera, dove il nostro LUI, circondato da pagine di libri, afferra ‘la parola’ che gli svolazza attorno, in una ideale caduta libera, declamandone la realtà, in essa contenuta. Ma per arrivare a questa, il travaglio assume le fattezze di un incubo, con l’apparizione dei fantasmi della sua vita (…) L’unica vicenda che realizza e tranquillizza il protagonista è quella che vive, nel suo contemporaneo, con IL RAGAZZO. Questa, pur’anche vampireggiante, è linfa pura e vivificante durante l’incubo che egli vive. Ma anch’essa terminerà, come conclude la vita di un uomo, il quale abbandonato dai suoi stimoli si richiude nella sfera della parola, come ultima spiaggia di un inevitabile tramonto che chiuderà un percorso permeato dalla Poesia con la Poesia stessa. Il Nostro spettacolo si svolgerà attraverso la presenza in scena del protagonista e del suo co-protagonista, mentre gli autori del percorso sensoriale del Nostro LUI, assumeranno essenza digitale…”
(Fabio Grossi)
IL TEATRO SI RACCONTA
Incontro con Leo Gullotta e la compagnia
Sabato 24 Gennaio ore 17,30 – Galleria d’Arte Vannucci Piante (Via della Dogaia, loc. Piuvica)
conduce Saverio Barsanti, direttore artistico Associazione Teatrale Pistoiese
ingresso libero