LA SCUOLA IN SCENA 2017
PASSODADDIO
testo a cura dei Prof.ri Laura Ferro, Matteo Gradi, Daniele Rossi, Marco Vassallo
regia Prof.ri Laura Ferro, Daniele Rossi
responsabile didattico Prof. Matteo Gradi
interpreti Stefano Di Paola, Lorenzo Gacci, Silvia Giardino, Filippo Grassi,Sara Gualtierotti, Marta Marilli, Mathilde Mollica, Giovanni Nava, Brigitta Nunziati (studenti); Diletta Catarzi,Yuri Gori, Sara Rafanelli, Enrico Suppa (ex studenti); Matteo Gradi, Prof. Daniele Rossi (docenti)
costumi Laura Ferro, Desy Pacini
musiche e materiale video Daniele rossi
luci Matteo Gradi
scenografia Laura Ferro
trucco Anna Chiara Corona
Liceo Artistico “P. Petrocchi” Quarrata
Sequel dello spettacolo teatrale Il caso Macphisto, in cui il luciferino protagonista – un felice ologramma settantasettesco che sembra uscito fuori dalla matita ispirata di Andrea Pazienza, con tanto di giacca in pelle, baffoni e occhiali scuri a goccia – sovvertiva l’ordine costituito colpendo le sue vittime col modus operandi dei ‘sette vizi capitali’, per poi precipitare dall’alto di una scogliera incalzato dall’integerrimo questore Sant’Agata, Passodaddio ritrova i suoi personaggi quattro anni dopo la scomparsa di Macphisto.
La comunità civile adesso è “protetta” e governata proprio da Sant’Agata, il quale della morte di Macphisto non solo se ne è fregiato il petto, ma l’ha impugnata come arma ideologica per espugnare il Male dalla collettività. È un congegno ben oliato, quello messo su da Sant’Agata. Il modello societario costruito funziona, ciononostante il questore non è tranquillo, sente che qualcosa inceppa la sua creatura, lo fiuta nell’aria, lo avverte negli spasmi schizofrenici che talvolta sferzano la linea retta e austera della sua postura. Ed ha ragione, perché ovunque c’è potere c’è un contropotere, sotto il manto di cenere della norma, la brace di una controcondotta, che nel nostro caso si coagula intorno alla figura di don Falco, leader della disobbedienza civile al regime di Sant’Agata e guida spirituale di un esercito di diseredati sfuggiti alle maglie del controllo, una pletora di disadattati che gli Autori hanno caratterizzato con una chiave fortemente grottesca e macchiettistica, enfatizzando i luoghi comuni e i tipi della cultura trash al fine di stigmatizzare gli aspetti più biechi e grevi che germinano nella nostra realtà quotidiana. Lo scalcagnato esercito di don Falco si mette alla chimerica ricerca di Macphisto, in quanto l’Ordine lo si sovverte solo con il Caos, ma la spedizione è fallimentare e tutto sembra rientrare nei ranghi imposti da Sant’Agata, se non che l’improvviso irrompere sulla scena di Macphisto spariglia di nuovo i piani del questore generando follia, ribellione, disarmonia, ed è in questo clima di alterato lirismo che si consuma il passodaddio, attraverso la catarsi del coupe de théâtre finale che inevitabilmente crea un nuovo equilibrio, dentro e fuori i personaggi.
(Matteo Gradi)
Prof. Matteo Gradi