STAGIONE SINFONICA 2022 / 2023

ORCHESTRA LEONORE | DANIELE GIORGI | CORO FILARMONICO DI TORINO R. MAGHINI

Concerto dedicato a Luca Iozzelli


ORCHESTRA LEONORE

DANIELE GIORGI direttore

CORO FILARMONICO DI TORINO “R. MAGHINI”

Claudio Chiavazza maestro del coro

 

Giulia Bolcato soprano

Marie Henriette Reinhold mezzosoprano

Siyabonga Maqungo tenore

Sergio Foresti baritono


Nicola Campogrande Piccola Messa Italiana (2013) prima esecuzione italiana

Wolfgang Amadeus Mozart Requiem in re minore K 626

 

una produzione ATP Teatri di Pistoia
con il sostegno di Fondazione Caript

Nel luglio 1791 Mozart ricevette la commissione per la stesura di un Requiem da parte di un anonimo che, corrispondendogli un lauto anticipo, metteva quale unica condizione quella di non ricercare l’identità del committente. Di ritorno da Praga, dove aveva curato l’esecuzione de La Clemenza di Tito, Mozart si dedicò alla partitura nei mesi di ottobre e novembre, rallentando la composizione solo con il declinare delle sue condizioni di salute. Il 5 dicembre, morì, lasciando il capolavoro incompiuto. Chi era il misterioso committente? Forse Antonio Salieri, compositore contemporaneo di Mozart, che, invidioso del rivale, ne avrebbe desiderato (e causato) la morte? In realtà la rivalità tra Mozart e Salieri è una pura invenzione letteraria (che ha ispirato, tra gli, Aleksandr Puškin per il suo atto unico “Mozart e Salieri”, e il regista Milos Forman per il pluripremiato film “Amadeus”): il Requiem fu ordinato a Mozart da un nobile prematuramente vedovo, il conte Walsegg, che intendeva eseguire l’opera nella ricorrenza della scomparsa della consorte, attribuendosene disinvoltamente la paternità.

Il Requiem K 626 è dunque l’ultimo numero del ricchissimo catalogo di Mozart, completato dall’allievo Franz Xaver Süßmayr sulla base degli appunti del Maestro dopo la sua morte. Dalla prima esecuzione nel 1793 è entrato stabilmente nel repertorio sacro e da concerto, diventando pietra di paragone per tutti i compositori successivi. Dolore, stupore, ira divina, luce, perdono e pace convivono perfettamente in questa pagina universale, che risuonerà per la prima volta nel Teatro Manzoni di Pistoia.

In apertura di concerto si rinnova la vocazione della Stagione Sinfonica pistoiese alla valorizzazione della musica dei nostri giorni, con la delicata e originalissima Piccola Messa Italiana di Nicola Campogrande (“una breve messa latina di carattere italiano”) affidata all’Orchestra Leonore per la sua prima esecuzione in Italia.  

 


DANIELE GIORGI  | Riconosciuto per le sue interpretazioni avvincenti e originali, le infinite sfumature e un dinamico senso della forma musicale, Daniele Giorgi è un musicista fuori dagli schemi che si distingue per un’attitudine personalissima alla direzione d’orchestra. Pluripremiato all’8° Concorso Internazionale per direttori d’orchestra “Antonio Pedrotti” (secondo premio, premio speciale del pubblico e migliore esecuzione del brano contemporaneo) diventa assistente di Lorin Maazel alla Symphonica d’Italia ed è invitato a dirigere numerose orchestre tra cui Haydn Orchester di Trento e Bolzano, Czech Chamber Philharmonic, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra di Roma e del Lazio, Orchestra Filarmonica di Torino, Orchestra Filarmonica Marchigiana, ORT – Orchestra della Toscana, stringendo con alcune di esse prolungati rapporti di collaborazione. Nell’agosto 2022 ha debuttato con grande successo a Berlino nella Sala Grande del Konzerthaus. Nel 2014 le sue idee ed esperienze confluiscono nella nascita di LEONORE, orchestra della quale è fondatore e Direttore Musicale. Alla guida di questo ensemble, recentemente definito dalla stampa austriaca “assolutamente sensazionale”, Daniele Giorgi è invitato in diverse importanti stagioni concertistiche italiane. Fra i solisti con cui ha collaborato figurano Juliane Banse, Kolja Blacher, Renaud Capuçon, Enrico Dindo, Alban Gerhardt, Ilya Grubert, Sergej Krylov, Valentina Lisitsa, Midori, Gabriela Montero, Viktoria Mullova, Miklós Perényi, Ivo Pogorelich, Alexander Romanovsky, Baiba Skride, Viktor Tretiakov, Francois-Joel Thiollier, Emmanuel Tjeknavorian. Daniele Giorgi è inoltre Responsabile della programmazione artistica delle Stagioni musicali (Sinfonica e Cameristica) dell’Associazione Teatrale Pistoiese nonché ideatore e Direttore Artistico di FLOEMA, progetto attraverso il quale i musicisti di LEONORE, al fianco di studenti e ensemble strumentali e corali di amatori, creano nuove opportunità di ascolto per i più diversi tipi di pubblico, con una particolare attenzione alle persone in difficoltà, portando la musica anche in luoghi insoliti come ospedali, carceri, istituti per anziani, scuole, con l’intento di delineare un modello di interazione innovativo e sostenibile tra istituzione musicale e società civile. Daniele Giorgi si dedica da sempre alla musica da molteplici prospettive. Giovanissimo autodidatta in armonia e contrappunto, e poi allievo di Massimiliano Matesic e Michele Ignelzi, ha maturato la passione per la composizione che da allora lo accompagna. Completata la formazione violinistica si dedica per tre anni all’insegnamento della Musica da Camera con cattedra di ruolo in conservatorio per poi divenire, a ventotto anni, Violino di Spalla dell’ORT – Orchestra della Toscana, conducendo da allora una ricca vita musicale anche come solista, concertatore e camerista.


LEONORE | Leonore, orchestra di profilo internazionale fondata nel 2014 da Daniele Giorgi grazie al fondamentale sostegno di Fondazione Caript, costituisce il cuore di un ampio progetto nato e basato a Pistoia, volto alla creazione di un vero e proprio ecosistema musicale nel quale internazionalità e identità del territorio divengono elementi complementari per la costruzione di un futuro musicale sostenibile. Città a misura d’uomo nel cuore della Toscana, intrisa di storia, arte e tradizione musicale ma al di fuori dei circuiti turistici e culturali mainstream, Pistoia accoglie i musicisti di LEONORE, scelti tra le più importanti orchestre europee ed ensemble cameristici di eccellenza ma anche tra i migliori talenti emergenti. In questo contesto raccolto e ispirato Daniele Giorgi ha plasmato negli anni il suono dell’orchestra, sviluppando la flessibilità dei musicisti e mettendola al servizio di una esplorazione profonda della musica: qui prendono corpo interpretazioni che vivificano e al tempo stesso trascendono la tradizione, esprimendo senza compromessi  il significato di ogni partitura; qui un progetto musicale diviene sintesi di esperienze,  stimolo per nuove idee e luogo di incontro fra persone che danno gioiosamente il meglio di sé. Con la direzione musicale di Daniele Giorgi, LEONORE ha rapidamente esteso la sua attività concertistica a livello nazionale affermandosi per l’originalità delle interpretazioni, l’energia performativa e la grande duttilità stilistica con cui affronta ogni tipo di repertorio. Prossimamente LEONORE è attesa in numerose città italiane tra cui Mantova (Teatro Sociale), Torino (Sala grande del Conservatorio G. Verdi), Ravenna (Teatro Alighieri), Verona (Teatro Ristori), Perugia (Teatro Morlacchi). Nella convinzione che sia necessario ed urgente superare l’attuale modello di produzione e fruizione musicale abbattendo gli steccati invalicabili che separano amatori e professionisti, musicisti e pubblico e più in generale arte e società civile, i musicisti di LEONORE sono chiamati a (ri)mettere la musica d’arte concretamente in contatto e in dialogo con la comunità agendo in prima persona sul territorio che li accoglie: il progetto FLOEMA, un unicum in Italia, li ha infatti visti impegnati sull’intera provincia pistoiese in molteplici attività inclusive volte alla condivisione artistica, alla valorizzazione di realtà locali (musicali e non, con una particolare attenzione al sociale) e alla promozione di nuova musica, rendendo Pistoia modello di un possibile “Rinascimento musicale”. L’Orchestra LEONORE è promossa da ATP Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript.


CORO FILARMONICA DI TORINO ” R. MAGHINI”

Nel giugno 1995, in occasione di una produzione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, si è costituito il CORO FILARMONICO RUGGERO MAGHINI, intitolato a una delle figure più significative della vita musicale di Torino, Ruggero Maghini, direttore del Coro Rai dal 1950 per oltre vent’anni. Da allora a oggi è stato più volte scritturato dalla stessa orchestra per importanti produzioni, tra le quali spiccano la Messa in si minore, le due Passioni e il Magnificat di Bach, il Requiem e la Messa in do minore di Mozart, la Missa Solemnis e la Nona Sinfonia di Beethoven, il Te Deum e la Messa da Requiem di Verdi, tutte le opere sinfonico-corali di Brahms, Peer Gynt di Grieg, La vida breve di De Falla, Porgy and Bess di Gershwin, realizzate sotto la guida di direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovitch, Kirill Petrenko, Gerd Albrecht, Kristian Jarvi, Serge Baudo, Simon Preston, Jeffrey Tate, Juanjo Mena, Gianandrea Noseda, Wayne Marshall, Helmuth Rilling, Cristopher Hogwood, Robert King, Ottavio Dantone, Ivor Bolton. Nel gennaio 2006 ha preso parte al Concerto inaugurale del restaurato Auditorium “Arturo Toscanini” della Rai di Torino con l’esecuzione della Seconda Sinfonia di Mahler. Nel 2007 e 2008 è stato invitato al Concerto di Natale presso la Basilica di San Francesco di Assisi, prodotto dalla Rai e trasmesso in Eurovisione. Nel marzo 2008, sempre a fianco dell’OSN Rai, ha partecipato alla 47ª Semana de Musica Religiosa di Cuenca (Spagna) con l’esecuzione del War Requiem di Britten e della Messa da Requiem di Verdi. Dal 2007 collabora stabilmente anche con l’ACADEMIA MONTIS REGALIS e con il suo direttore Alessandro De Marchi, con cui sono stati realizzati numerosi progetti concertistici e discografici nell’ambito del repertorio barocco, tra cui ricordiamo: L’Orfeo di Monteverdi, Jephte di Carissimi, Gloria e Magnificat di Vivaldi, la Messa dell’Incoronazione e Vesperae solemnes de confessore di Mozart, Te Deum di Fiorè, Oratorio di Natale e Passione secondo Giovanni di Bach, Davidis pugna et victoria di A. Scarlatti, i Vespri dei Carmelitani di Haendel, le opere Flavius Bertaridus di Telemann e La Clemenza di Tito di Mozart. Sempre a fianco dell’Academia Montis Regalis ha preso parte a diverse edizioni di MiTo Settembre Musica, alle stagioni dell’Unione Musicale di Torino e della Società del Quartetto di Milano, ha partecipato alla 50ª Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale (Palermo), ai Festival di Musica Antica di Bruges (Belgio) e Les Baroquiales di Sospel (Francia), e dal 2011 è coro residente presso l’Innsbrucker Festwochen den Alten Musik (Austria). Nel mese ottobre 2012 ha collaborato con il Teatro Regio di Torino per l’allestimento di Der Fliegende Holländer di Wagner, nel 2013 con il Coro della Radio Svedese nell’esecuzione de La Creazione di Haydn. Il coro ha inoltre collaborato con l’OGI – Orchestra Govanile Italiana, lo Xenia Ensemble, l’Orchestra Barocca di Genova, l’Accademia del Santo Spirito di Torino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale di Arad (Romania). Oltre alle produzioni con orchestra, il Coro Maghini ha affrontato una buona parte del più significativo repertorio per coro a cappella, dal barocco alla musica contemporanea, con diverse prime esecuzioni. A fianco del Coro, è sorta nel 2005 l’ACCADEMIA MUSICALE RUGGERO MAGHINI, la cui attività istituzionale è indirizzata prevalentemente alla formazione vocale dei coristi, sia amatoriali che professionali, all’organizzazione di eventi quali la rassegna “Musica nei Luoghi dello Spirito”, che dal 2006 vede la partecipazione degli allievi dei corsi, di coristi di varia provenienza, di affermati cantanti e gruppi vocali ospiti.


CLAUDIO CHIAVAZZA maestro del coro | Si è formato presso il Conservatorio “G.Verdi” di Torino dove ha conseguito i diplomi in Clarinetto, Musica Corale e Direzione di coro. Si è poi perfezionato in direzione corale e musicologia con Adone Zecchi, Fosco Corti, Giovanni Acciai, Andrea von Ramm, Piero Damilano e, successivamente, con Peter Erdei presso l’Istituto Kodály di Kecskemét in Ungheria. Le sue attività principali sono costituite dalla direzione di coro e dall’insegnamento, attualmente presso il Conservatorio di Torino. In qualità di direttore ha tenuto concerti in Italia, Austria, Ungheria, Francia, Svizzera, Grecia, Repubblica Ceca, Ex Yugoslavia, affrontando un repertorio che spazia dal canto gregoriano alla polifonia vocale contemporanea con diverse prime esecuzioni; ha ottenuto premi e riconoscimenti ed è spesso chiamato a far parte di giurie in importanti concorsi internazionali. Fin dalla sua fondazione, è direttore del Coro Maghini con cui, insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, ha affrontato le più importanti pagine del repertorio sinfonico-corale collaborando con direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovitch, Kirill Petrenko, Gerd Albrecht, Kristian Jarvi, Serge Baudo, Simon Preston, Jeffrey Tate, Juanjo Mena, Gianandrea Noseda, Wayne Marshall, Helmuth Rilling, Cristopher Hogwood, Robert King, Ottavio Dantone, Ivor Bolton. Collabora stabilmente anche l’Academia Montis Regalis sotto la direzione di Alessandro De Marchi. Nell’ambito della musica antica ha diretto diversi complessi tra cui l’Academia Montis Regalis, i Musici di Santa Pelagia, l’Orchestra del Festival di Musica Antica di Cagliari, l’Accademia degli Imperfetti di Genova, la Compagnia Barocca Stanislao Cordero di Pamparato, partecipando a importanti festival quali MiTo-Settembre Musica, Tempus Paschale di Torino, 50° Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale (Pa), Armoniche Fantasie di Mondovì, Musica Recercata di Genova, Festival dei Saraceni di Pamparato, 5° Festival Musicale della Via Francigena, Les Baroquiales di Sospel, Musique Sacrèe en Avignon, Innsbrucker Fetswochen der Alten Musik. Già direttore musicale e responsabile artistico della Corale Polifonica di Sommariva Bosco e dell’ensemble Gli Affetti Musicali, oltre a importanti produzioni tra cui spiccano il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi e Dido & Aeneas di Purcell, ha realizzato diversi progetti di ricerca in collaborazione con l’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, prime incisioni di musiche inedite di Giovan Battista Fergusio, Filippo Albini, Sigismondo D’India, Francesco Durante, Alessandro e Domenico Scarlatti per le case discografiche “Opus 111”, “Stradivarius” e “Sarx Record”. Parallelamente a quella concertistica svolge un’intensa attività di promozione e divulgazione della musica sul territorio: è stato fondatore del Centro studi di Didattica Musicale “Roberto Goitre” di Torino e dagli anni Ottanta a oggi ha curato l’organizzazione di eventi significativi quali gli Incontri Corali, il progetto Musica al tempo di Carlo Emanuele I di Savoia, il festival I Labirinti di Orfeo e la rassegna Musica nei Luoghi dello Spirito.


GIULIA BOLCATO soprano
Intraprende lo studio del canto laureandosi con Lode presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia sotto la guida di Stefano Gibellato e giovanissima debutta il ruolo di Musica ed Euridice (L’Orfeo, Monteverdi), Amore (Gli amori di Apollo e Dafne, Cavalli), Belinda (Dido and Aeneas, Purcell), Tusnelda (Arminio di Bononcini). Interpreta Serpina (La serva padrona, Pergolesi), Lesbina (Lesbina e Milo, Vignola), e diversi tuoli in opere di Rossini – Fanny (La cambiale di matrimonio), Sofia (Il signor Bruschino), Ninetta (La gazza ladra) ed Elvira (L’italiana in Algeri). In seguito, è Susanna ne Le nozze di Figaro e Papagena in Die Zauberflöte di Mozart, Lisa ne La Sonnambula di Bellini, Adina ne L’elisir d’amore e Norina nel Don Pasquale di Donizetti, e Mariuccia ne I Due timidi di Nino Rota. Ha debuttato nel ruolo della Regina della Notte (Die Zauberflöte, Mozart) alla Royal Swedish Opera di Svezia, come Gilda (Rigoletto, Verdi) presso il Parco della Musica Teatro Regio di Parma, e come Lucy (The Telephone, Menotti) presso il Teatro Pergolesi di Jesi. Tra i presenti e futuri impegni, debutta il ruolo di Oscar (Un ballo in maschera, Verdi), Zerlina (Don Giovanni, Mozart) e Mowgli in una una nuova produzione contemporanea (Il libro della Giungla, Sollima) presso il Teatro Regio di Parma. Ha lavorato in molti Teatri e Festival di prestigio quali la Fenice di Venezia, Teatro Regio di Parma, Opera di Firenze, Royal Swedish Opera, Fondazione Haydn, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Carlo Felice di Genova, Festwochen Innsbruck, Teatro Olimpico di Vicenza, Anneliese Brost Musikforum Ruhr di Bochum, Abbaye de Saint-Michel en Thiérache, Biennale di Venezia, Opera Giocosa di Savona, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Festival Alessandro Stradella, Göttingen Festival, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Sociale di Como,
Stockholm Early Music Festival, Meinfranken Theater Würzburg, Opera på Skäret di Kopparberg (Svezia). Tra i direttori d’orchestra e i registi di fama internazionale con cui ha lavorato, ricordiamo Stefano Montanari, Rinaldo Alessandrini, Sir András Schiff, Marco Angius, Giampaolo Bisanti, Roland Böer, e Damiano Michieletto, Mario Martone, Marco Gandini, Roberto Catalano, Bepi Morassi. Attiva nella musica contemporanea, interpreta Maya in Milo e Maya e il giro del mondo di Matteo Franceschini, opera per ragazzi presentata in tutta Italia in occasione di Expo 2015, e si esibisce per altri compositori contemporanei di fama mondiale tra i quali Giorgio Battistelli, Luca Mosca, Andrea Mannucci, Claudio Ambrosini e Augusta Read Thomas. Per l’inaugurazione del Teatro la Fenice di Venezia è Lilli in Aquagranda di Filippo Perocco diretta da Marco Angius con la regia di Damiano Michieletto, che vince il premio speciale alla 36^ edizione del premio “Franco Abbiati” 2017. Premiata ai concorsi internazionali “Cesti Singing Competition” di Innsbruck (2017) e “G.B. Velluti” (2013), ha vinto il Premio speciale assegnato dalla famiglia Bergonzi al 53° Concorso Internazionale “Voci Verdiane Città di Busseto” 2015.

MARIE HENRIETTE REINHOLD mezzosoprano
Molto richiesta come solista in tutta la Germania e all’estero, è apparsa come con l’Orchestre des Champs-Élysées, il Collegium Vocale Gent, la Batzdorfer Hofkapelle, il Münchener Bach-Chor, il Concerto Köln, la Gewandhausorchester Leipzig, la Staatskapelle Halle, i Bamberger Symphoniker, l’ensemble barocco “Il Giardino Armonico”, la Kölner Kammerorchester, il Gächinger Kantorei, il Windsbacher Knabenchor, l’orchestra barocca “La Scintilla”, la Zürcher Sing-Akademie e il Kammerchor Stuttgart. Ha cantato sotto la direzione di molti rinomati direttori d’orchestra, come il Thomaskantor Gotthold Schwarz, Hans-Christoph Rademann, Christoph Gedschold, Dima Slobodeniouk, Florian Helgath, Frieder Bernius, Philipp Herreweghe, Semyon Bychkov e Herbert Blomstedt. I ruoli operistici includono la Terza Dama in Die Zauberflöte (Il flauto magico) di Mozart, Gräfin in Der Wildschütz (Il bracconiere) di Lortzing, Rustena ne La verità in cimento di Vivaldi, Fricka in Das Rheingold (L’oro del Reno) di Wagner e Cornelia nel Giulio Cesare in Egitto di Händel. L’estate del 2019 ha segnato il suo debutto al Festival di Bayreuth come fanciulla-fiore nel Parsifal di Wagner, e nel 2021 vi è tornata per cantare Grimgerde in Die Walküre (La Valchiria). Marie Henriette Reinhold ha molte registrazioni di CD a suo nome con varie di etichette, tra cui le Cantate corali e il Requiem (Op.144b) di Max Reger, lo Stabat Mater di Haydn con il Kammerchor Stuttgart diretto da Frieder Bernius, l’oratorio Das Weltgericht di Friedrich Schneider, una registrazione in prima mondiale dell’oratorio Christus, der Auferstandene di Gustav Schreck, una registrazione dal vivo della Johannes-Passion di Bach nella Thomaskirche di Lipsia, sotto la direzione di Peter Schreier e, più recentemente, la Matthäus-Passion di Bach diretta da Hans-Christoph Rademann.

SIYABONGA MAQUNGO tenore
Dalla stagione 2020/21 è membro della Staatsoper Unter den Linden di Berlino, dove canta ruoli come Tamino (Die Zauberflöte, Mozart), Almaviva (Il barbiere di Siviglia, Rossini), Froh (Das Rheingold, Wagner) e David (Die Meistersinger, Wagner). Nel novembre 2022 è stato Vitaliano ne Il Giustino di Vivaldi diretto da René Jacobs. Gli impegni concertistici delle ultime due stagioni hanno incluso Elias di Mendelssohn con la Orquesta Nacional de España diretta da David Afkham, Te Deum di Bruckner con la Staatskapelle di Berlino diretta da Daniel Barenboim, il ruolo di Pongnella Turandot di Puccini in forma di concerto con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, un ciclo di canzoni di Šostakóvič con Christiane Karg, concerti con la Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin e Vladimir Jurowski. Nel 2022, Siyabonga Maqungo ha debuttato come Giovane Marinaio nel Tristan und Isolde di Wagner al Festival di Bayreuth, dove tornerà nel 2023 nello stesso ruolo, oltre che come Walther von der Vogelweide (Tannhäuser) e come Cavaliere del Graal (Parsifal). Nel 2021 è stato Belmonte (Il ratto dal serraglio, Mozart) al festival austriaco Oper Burg Gars, dove aveva cantato il suo primo Tamino (Die Zauberflöte) nel 2017, sempre diretto Johannes Wildner. Nel 2020, è apparso come Conte Almaviva (Il barbiere di Siviglia, Rossini) all’Opernhous Wuppertal sotto la bacchetta Julia Jones; nel 2018 aveva debuttato con successo lo stesso ruolo all’Oper Leipzig con Christoph Gedschold, e nello stesso anno aveva vinto il 2° premio
al Concorso Lirico Internazionale di Portofino. Sempre nel 2018, il giovane tenore ha riscosso un grande successo nella Nona Sinfonia di Beethoven con la Minnesota Orchestra diretta da Osmo Vänskä negli Stati Uniti e in Sud Africa, e nel War Requiem di Britten con la Saxony State Youth Orchestra a Dresda, Lipsia, Johannesburg e Città del Capo. Il repertorio concertistico di Siyabonga comprende anche opere di Johann Sebastian Bach, come la Johannes-Passion, la Matthäus- Passion, la Messa in sol e numerose cantate, il Messiah di Händel, varie opere di Mozart come il suo Requiem o la Krönung-Messe (Messa dell’Incoronazione), fino allo Stabat Mater e la Petite messe solennelle di Rossini. Si è esibito in prestigiose sale in tutto il mondo, come la Philharmonie di Colonia, la Sala São Paulo in Brasile, la Shanghai Symphony Hall in Cina e la Musik – und Kongresshalle di Lubecca con direttori come Rolf Beck, Phillippe Bach e Helmuth Rilling.

SERGIO FORESTI baritono
Baritono virtuoso italiano, il suo repertorio spazia dall’opera barocca fino al tardo romanticismo, includendo musica sacra e musica da camera così come liriche da camera fino al XX secolo, con un amore particolare il XVIII e XIX secolo. Canta principalmente in italiano, francese, tedesco e inglese. Attualmente vive tra Berlino e Amsterdam. Foresti si è diplomato in canto lirico e in pianoforte al Conservatorio di Modena per poi diplomarsi anche in musica vocale da camera a Firenze. Dall’inizio della sua carriera, ha approfondito diversi stili. Nella musica polifonica ha ricoperto per circa 15 anni il ruolo di basso in molti concerti e registrazioni di madrigali con il Concerto Italiano e in quello stesso periodo ha anche collaborato con LaReverdie, gruppo italiano specializzato in musica medievale. Come solista, ha eseguito musica sacra di tutti gli stili e periodi. Il suo debutto operistico è avvenuto nel 1998 come Alcandro ne L’Olimpiade di Vivaldi. Da allora ha lavorato con direttori di fama quali René Jacobs, Rinaldo Alessandrini, Fabio Biondi e Jordi Savall esibendosi nei più importanti teatri e sale da concerto d’Europa. Intorno al 2008 Sergio Foresti si è accorto che la sua voce stava mutando da basso a qualcosa di più acuto: grazie a questo mutamento della voce, ha riconsiderato la sua tecnica vocale decidendo di ristudiare lo stile belcantistico, che ebbe i suoi natali con l’invenzione dell’opera nel Seicento. Si è focalizzato inizialmente sulle qualità tecniche, come la collocazione della voce, il legato, la flessibilità e gli abbellimenti come i trilli. Dopo essersi trasferito da Roma a Berlino nel 2012, ha approfondito i sui studi con i trattati d’epoca di tecnica e di stile esecutivo, specialmente riguardo ai diversi tipi di ornamentazioni. In questo modo si è reso conto che le vecchie registrazioni dei grandi cantanti del passato sono un tesoro inestimabile di esempi su come i princìpi del belcanto possono essere messi in pratica. È quindi giunto alla conclusione che la musica è prima di tutto creata per muovere gli animi, e questo è l’approccio che vuole seguire. Da questa profonda comprensione del belcanto, ha ristudiato ed ampliato il suo repertorio operistico e di musica da camera. Partendo sempre dalla partitura, cerca vie significative per esprimere l’armonia tra testo e musica. Mantenendo uno stretto legame con la musica barocca, si è esibito in opere di Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini. Sul palcoscenico ama rappresentare personaggi drammatici ed eroici, ed ha una particolare abilità per l’opera comica e buffa. Sergio Foresti ha anche un ampio numero di programmi di concerto: arie operistiche e di oratorio

con l’Abchordis Ensemble, Cantate italiane da camera con l’Ensemble Due Venti, e programmi liederistici su pianoforte storico con Costantino Mastroprimiano o su pianoforte moderno con Giulia Manicardi.  Oltre all’attività performativa e di ricerca, Sergio insegna al Conservatorio di Fermo e tiene regolarmente masterclass.



Teatro Manzoni Pistoia

Spettacolo in abbonamento

Date

  • sabato, 4 Febbraio 2023
    ore 21.00

Prezzi

da 8,00 a 25,00 euro

Prevendita da martedì 2 novembre: Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112

(orario: dal martedì al giovedì ore 16/19; venerdì e sabato ore 11/13 e 16/19)

Prenotazioni telefoniche e acquisti online (su www.bigliettoveloce.it) dal giorno successivo all’apertura della prevendita.

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