RI-BELLI Teatro ragazzi
MINI
direzione artistica: Francesco Gandi, Davide Venturini
coreografie: Sara Campinoti, Elisa Capecchi
danza: Sara Campinoti, Martina Gregori
visual design Elsa Mersi
sound design Spartaco Cortesi
computer engineering Rossano Monti
voce Charlotte Zerbey
costumi Chiara Lanzillotta
scene Livia Cortesi
> fascia d’età: dai 2 ai 6 anni (posti limitati)
La scena è formata da figure geometriche, sospese in aria come in un “mobile”. Da queste forme “nascono” due personaggi, uno è tondo, l’altro a punta, uno è blu, l’altro rosso…
Due personaggi diversi, opposti, ognuno con la sua specifica qualità di movimento e di carattere. Questi si presentano, si incontrano, si scontrano; hanno paura e attrazione allo stesso tempo l’uno dell’altro.
Non c’è una storia vera e propria, non c’è un racconto lineare, ma una “mini” azione che mette in danza quelle reazioni emotive che si svelano ogni volta che c’è un incontro.
Dall’accordo dei due nasce la voglia di giocare e la scena si apre all’intervento del pubblico diventando così il luogo dove i bambini possono sperimentare/sperimentarsi: esplorare lo spazio, le forme, i suoni, i colori messi in gioco per loro e intorno a loro. Forme, suoni, colori che reagiscono e si animano a seguito dei loro movimenti, delle loro azioni per comporre infine un grande disegno.
In questo gioco di scoperta anche il genitore, l’adulto accompagnatore, è chiamato a partecipare insieme al bambino. Lo spazio scenico infatti è disposto in modo da creare un clima informale, senza una divisione netta tra spettatori e scena, per dare vita ad un happening in cui tutti possono intervenire.
Teatro visivo, emozionale, tattile, immersivo… Negli spettacoli del TPO il protagonista è lo spazio scenico, le immagini, i suoni e il corpo. Grazie all’uso particolare del digital-design gli spettacoli si trasformano in “ambienti sensibili” dove sperimentare il confine sottile tra arte e gioco. Danzatori, performer e il pubblico stesso condividono la scena esplorando nuove forme espressive oltre le barriere di lingua e cultura. Ogni creazione nasce come “set”: una macchina scenica concepita per dialogare con l’attore in movimento, sia esso un danzatore o un gruppo di bambini. Immagini e suoni s’interfacciano quindi con il corpo, trasformando dal vivo i gesti in azioni interattive.

il Funaro Centro Culturale
Spettacolo fuori abbonamento
Date
sabato, 4 Febbraio 2023
ore 16.00 ore 17.00 e ore 18.00