STAGIONE CONCERTISTICA 2023/24

MIKHAIL PLETNEV

recital per pianoforte

MIKHAIL PLETNEV pianoforte

Aleksandr Skrjabin 24 Preludi op. 11

Fryderyk Chopin 24 Preludi op. 28


La Stagione Concertistica al Manzoni è promossa e organizzata da ATP Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript

 

Per la prima volta a Pistoia il recital per pianoforte solo di un musicista straordinario, considerato uno dei più grandi pianisti viventi, oltre che apprezzato direttore d’orchestra e compositore: Mikhail Pletnev. Artista carismatico che sfida qualsiasi classificazione convenzionale, Pletnev riesce a dare volti ancora non svelati alla musica: un pianista generatore di coerenze nuove, altre e possibili, anche quando i suoi bisogni espressivi possono far scalpitare sulla sedia i più aggrappati allo spartito o ‘alla tradizione’. The Times descrive le sue interpretazioni come «nate da una immaginazione virtuosistica e prodigiosa, dalla bellezza quasi scandalosa». Di recente, un giornalista ha scritto: «Una conversazione con Mikhail Pletnev è come il suo modo di suonare. Lui resta tranquillo e ascolta. È annoiato dalle solite vecchie domande, preferisce improvvisare. Se non gli piace qualcosa, si alza e se ne va. Se qualcosa lo interessa, si desta e inizia a parlare con una voce animata e musicale. Mikhail Pletnev non parla dell’ordinario; è interessato solo al superlativo».

Sul palco del Teatro Manzoni Pletnev propone un programma incentrato su una forma musicale ‘piccola’, breve e libera, il preludio, con due cicli famosissimi, l’op. 11 di Skrjabin e l’op. 28 di Chopin, composti ciascuno da 24 brani che esplorano tutte le 24 tonalità, sul modello del Clavicembalo ben temperato di Bach. In Chopin il preludio si evolve romanticamente dalla sua funzione di introduzione (al corale, alla fuga, alla suite…) in una composizione autonoma, con quel pizzico di frammentarietà che spinge l’ascoltatore ad avvertire nella pagina un input alla sua immaginazione ​– perfettamente in linea con l’estetica romantica, con la sua vocazione al ‘non detto’ e alle rovine da ricostruire con la fantasia. A Chopin si rifà a sua volta Skrjabin, personalità assolutamente originale, complessa e ‘sopra le righe’, dalla sensibilità febbrile e tormentata, visionario spesso ai limiti dell’allucinazione, affascinato da esoterismo e teosofia: nei suoi primi pezzi pianistici si ritrova una natura sostanzialmente romantica, e i Preludi dell’op. 11, suggestivi schizzi musicali che cominciò a scrivere quando aveva solo 16 anni, sono modellati proprio sull’op. 28 di Chopin.



MIKHAIL PLETNEV
| Mikhail Pletnev
è un brillante pianista, un ricercatissimo direttore d’orchestra, un grande compositore e un artista che sfida qualsiasi classificazione convenzionale. “Virtuosismo meraviglioso e brillante ingenuità sono i marchi distintivi delle sue esibizioni per pianoforte. La sua carriera come direttore sembra aver reso il suo pianismo ancona più sinfonico e il suo suono ancora più immaginativo”. (Die Welt). Nato nel 1957 ad Arkhangelsk, in Russia, Mikhail Pletnev ha dimostrato molto presto il suo talento, iniziando a studiare al Conservatorio di Mosca a 13 anni. Nel 1978 ha vinto il primo premio e la medaglia d’oro alla sesta edizione del Concorso Internazionale Tchaikovsky. Da allora si è esibito come solista con tutte le orchestre e i direttori più rinomati al mondo. Nel 1990, grazie all’assenso del Presidente sovietico Mikhail Gorbachev, Mikhail Pletnev ha fondato la Russian National Orchestra (RNO) – la prima orchestra russa non governativa e finanziata privatamente. Oggigiorno, la RNO è considerate una delle migliori orchestre del mondo; ogni anno, sotto la direzione di Pletnev o di altri rinomati direttori, tiene tournée in Europa, Stati Uniti ed Asia. Nel 1996 l’orchestra ha suonato in occasione dell’apertura dei Giochi Olimpici di Atlanta. Mikhail Pletnev registra per Deutsche Grammophon dal 1993 e i suoi dischi sono stati più volte nominati ai Grammy Awards. Il London Telegraph ha rimarcato “dalle dita e dalla mente di Mikhail Pletnev arrivano idee che rivitalizzano la musica e la riempiono di freschezza e spirito”. The Times descrive le sue interpretazioni come “nate da una immaginazione virtuosistica e prodigiosa, dalla bellezza quasi scandalosa.” Il BBC Music Magazine ha definito il CD con le Sonate di Scarlatti, che ha ricevuto un Gramophone Award nel 1996, come “pianismo ai massimi livelli… questa interpretazione da sola sarebbe sufficiente per assicurare a Pletnev un posto tra i più grandi pianisti mai conosciuti”. Mikhail Pletnev ha anche suscitato il plauso internazionale per la sua attività di compositore. Nel 1998, la prima esecuzione mondiale del suo Concerto per viola dedicato a (e suonato da) Yuri Bashmet è stato accolto con entusiasmo da critica e pubblico. I suoi arrangiamenti per pianoforte de ‘Lo Schiaccianoci’ e de ‘La Bella Addormentata’ di Tchaikovsky sono leggendari – per i pianisti di tutto il mondo sono diventati degli esami tecnici per dimostrare di saper padroneggiare lo strumento. Di recente, un giornalista ha scritto: “Una conversazione con Mikhail Pletnev è come il suo modo di suonare. Lui resta tranquillo e ascolta. È annoiato dalle solite vecchie domande, preferisce improvvisare. Se non gli piace qualcosa, si alza e se ne va. Se qualcosa lo interessa, si desta e inizia a parlare con una voce animata e musicale. Mikhail Pletnev non parla dell’ordinario; è interessato solo al superlativo”. Mikhail Pletnev ha ricevuto numerosi riconoscimenti di stato e premi internazionali, tra cui un Grammy nel 2005. Nel 2007 ha ricevuto un Premio Presidenziale e un Ordine “per i servizi resi alla patria”.


Teatro Manzoni Pistoia

Spettacolo in abbonamento

Date

  • mercoledì, 8 Novembre 2023
    ore 20:30

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