Milvia Marigliano Monica Piseddu
Arturo Cirillo Edoardo Ribatto
LO ZOO DI VETRO
di Tennessee Williams
traduzione Gerardo Guerrieri
regia Arturo Cirillo
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Mario Loprevite
durata: 1 ora e 40 minuti (senza intervallo)
A distanza di anni, torna a Pistoia Arturo Cirillo, dopo le ottime prove con il repertorio napoletano, da Scarpetta (Mettiteve a fà l’ammore cu mme!) a Ruccello (L’ereditiera e Le cinque rose di Jennifer). Mentre è in tournée con un altro testo napoletano (l’adattamento da Scende giù per Toledo di Patroni Griffi), al Manzoni arriva con uno dei due testi di Tennesse Williams che questa stagione portano la sua firma (l’altro è La gatta sul tetto che scotta con Vittoria Puccini). In scena con lui due attrici di notevole talento: Milvia Marigliano (vista anni fa in Report diretto da Cristina Pezzoli) e Monica Piseddu, straordinaria protagonista in Ottobre alle Murate di Firenze di Alcesti diretta da Massimiliano Civica. Completa il cast Edoardo Ribatto (protagonista di Angels in America).
La regia poetica e sensibile di Cirillo si misura con un classico del teatro del Novecento, mostrando meccanismi familiari sempre attuali e personaggi reali, nell’Italia di oggi come nell’America degli anni ‘40. Lo zoo di vetro è “un dramma di memoria”, secondo la definizione dello stesso Tennessee Williams, cioè è un testo dalla doppia natura: realistico nella descrizione dei rapporti tra i personaggi, ma totalmente onirico rispetto al tempo della vicenda e al tempo della sua rappresentazione. Potente messa in scena dell’atto del ricordare e del rapporto con il passato come luogo del rimpianto: “Il futuro diventa presente, il presente passato, e il passato un eterno rimpianto” si dice nel testo.Al centro della vicenda il fallimento di una famiglia, una madre che vive ancorata al ricordo di una giovinezza dorata, un gruppo di ex-giovani ormai senza più età.
“Lo zoo di vetro di Williams rappresenta ‘l’inganno dell’immaginario’, non è casuale la grande importanza, data dall’autore, all’atto del proiettare. Il riflettore teatrale che il narratore/figlio punta sui personaggi, i molteplici film nei cinema dove si rifugia Tom per sfuggire alla realtà, e anche gli stessi animaletti di vetro che compongono lo zoo del titolo sono l’emblema della fragilità e della finzione: sono essenze quasi prossime all’assenza, non a caso trasparenti.” (Arturo Cirillo)
IL TEATRO SI RACCONTA
Incontro con Arturo Cirillo e la compagnia
Sabato 31 Gennaio ore 17,30 – Saloncino Manzoni (Corso Gramsci, 127)
conduce Andrea Nanni, studioso di teatro
ingresso libero