A teatro con la scuola
L’elefantino Babar
Storia della signora Sofia e del suo piccolo elefantino
tratto da Histoire de Babar
di e con Rossana Gay e Tommaso Taddei
(fascia d’età indicata 4-6 anni)
La gestazione del breve melologo “Storia dell’elefantino Babar” composto dal celebre compositore francese Francis Poulenc nel 1940 è piuttosto curiosa. In quel periodo il musicista stava componendo Mélancolie. Si racconta che la sua nipotina, annoiata dall’ascolto di questa composizione, proponesse allo zio di musicare “Storia dell’elefantino Babar” una favoletta scritta e illustrata da Jean de Brunhoff che era diventata popolare fino dal suo esordio nel 1931. Poulenc prese in parola la bambina e, desiderando accontentarla, iniziò a improvvisare gli accordi che avrebbero composto il poetico ‘mosaico’ per voce e piano Histoire de Babar destinato ad avere un successo ininterrotto fino ai nostri giorni.
La storia narra di Babar, un giovane elefante che rimasto senza mamma nel cuore di una foresta selvaggia, fugge e arriva in una grande città. Qui trova accoglienza presso la casa di un’anziana ricca signora che rapidamente trasforma l’orfanello in un perfetto cittadino, civilizzato, scolarizzato, ben vestito ed educato. Da questa nuova vita però Babar non riesce a cancellare la nostalgia delle proprie origini tanto che, dopo un incontro fortuito con i suoi cugini elefanti, decide di tornare nella giungla. All’arrivo viene informato della morte del sovrano e immediatamente, grazie alla sua speciale esperienza mondana, incoronato Re dai saggi della foresta.
Lo spettacolo rovescia la storia partendo dal personaggio della vecchia signora Sofia, una famosa musicista rimasta sola con il suo maggiordomo in uno stato di malinconico smarrimento. La perdita di Babar l’ha resa inconsolabile e, non trovando pace, costringe il povero Taddeo a ripercorrere le vicende del suo amato elefantino. Una piccola pianola suona le indimenticabili note della partitura di Poulenc e in un susseguirsi di suggestioni per immagini, parole e musica prende vita l’affabulazione in attesa del ritorno dell’elefantino Babar.
Gogmagog è un gruppo di ricerca e sperimentazione teatrale nato nel 1998. Formato da un nucleo centrale di tre attori-autori (Cristina Abati, Carlo Salvador, Tommaso Taddei), accoglie spesso collaborazioni esterne per progetti specifici. Amanti del divenire, non abbiamo un metodo fisso per la progettazione e la realizzazione dei nostri lavori, ma variabile a seconda del progetto. Alcuni lavori vengono realizzati in modo orizzontale, altri prevedono la regia di un componente del gruppo, per altri ancora ci siamo avvalsi di una regia esterna. Anche dal punto di vista drammaturgico i nostri progetti vanno dalla scrittura originale, al lavoro sulla drammaturgia contemporanea, dalla scrittura poetica a quella di scena, arrivando ad affrontare negli ultimi anni autori come Pirandello e Molière.
Dal 1999 al 2003 Gogmagog è compagnia residente al Teatro Studio di Scandicci con il quale ancora collabora curando dal 2006 il Festival ZoomTeatro con la compagnia Krypton.Gogmagog ha cooprodotto spettacoli con varie realtà nazionali e internazionali e collaborato con singoli artisti: Katzenmacher (Alfonso Santagata), The Playground, Bobo Rondelli, Simone Cristicchi, Graziano Staino, Luca scarlini, Egumteatro, Virginio Liberti, Fosca.Il gruppo partecipa con i suoi lavori a diversi festival italiani: Volterra Teatri, Inequilibrio, Primavera dei teatri, Festival di Radicandoli, Short Theatre, Festival 101 Bekett (Cagli), Le vie dei Festival (Roma).Nel 2009 è vincitrice del progetto ETI Nuove Creatività con lo spettacolo “Fino all’ omicidio” tratto da Lo Straniero di A. Camus.

Teatro Francini (Casalguidi)
Date
giovedì, 31 Marzo 2016
ore 10.30
Prezzi
Posto unico non numerato € 5.00