Natale in città 2019
L’ASTA DEL SANTO
Un mercante in fiera sulle vite dei santi
con Luca Zacchini e Francesco Rotelli
Carte di Luca Zacchini
Scritture di Giulia Zacchini
Gli Omini
Lo sapevate che Sant’Antonio da Padova era di Lisbona? E che Santa Barbara è il nomignolo degli esplosivi perché suo babbo morì fulminato subito dopo averla decapitata? Sapete a chi chiedere
aiuto in caso di geloni? E chi è il patrono dei rosticcieri? E sapete il perché? E che spesso i perché sono fuori dalla grazia di Dio?!
L’Asta del Santo non è solo un gioco. Eppure non si può nemmeno dire sia uno spettacolo teatrale. Di certo c’è un mazzo di carte. E le vite dei santi. Un uomo solo di fronte alla folla. Un uomo che
renderà Natale ogni giorno dell’anno. Che per la gente ha selezionato 52 santi tra i 4000 esistenti per narrarne vita, gesta, miracoli e poi farne un gioco da tavola, o da bettola, o da teatro. Ogni Santo
ha una sua storia di straordinarie avventure, sovrannaturali peripezie, impensabili morti, superpoteri. E sta dipinto su una carta. Ogni storia verrà raccontata per vendere tale carta al miglior
offerente. Il gioco sta nel credere forte in uno o più Santi, comprarli, puntare su quelli per arrivare in finale e vincere uno dei tre premi in palio. I giocatori di turno avranno la fortuna di assistere al
duro percorso di santificazione dell’uomo solo dinnanzi a loro. Questo percorso prevede la realizzazione live di alcuni miracoli e la distribuzione dei beni terreni. Una distribuzi- one iniqua,
casuale, senza criterio, che porterà i giocatori ad avere forse centomila lire, forse mille. Con quei soldi, quanti siano dipende dal santo culo, si potranno comprare i Santi. Solo in tre vinceranno. Per
gli altri sarà forse cocente la delusione, ma almeno sapranno a chi appellarsi in caso di cocenti delusioni.