LA VEDOVA SOCRATE ||| SOSPESO |||
di Franca Valeri liberamente tratto da La morte di Socrate
di Friedrich Dürrenmatt
per gentile concessione di Diogenes Verlag AG
con Lella Costa
regia Stefania Bonfadelli
luci Cesare Agoni
Centro Teatrale Bresciano
Franca Valeri, grande matriarca del teatro italiano, prima di compiere 100 anni il 31 luglio 2020 aveva chiesto a Lella Costa di raccogliere il suo testimone e interpretare Santippe, la protagonista della commedia ‘La vedova Socrate’, testo da lei scritto nel 2003. Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Antico di Siracusa ed ha intrapreso un tour
estivo durante il quale purtroppo Franca Valeri ci ha lasciato. La sua “vedova”, come lei voleva, continua a vivere, raccogliendo il commosso tributo delle molte platee dei teatri in cui fa tappa. Il testo è un concentrato di ironia corrosiva e analisi sociale, rivendicazione disincantata e narrazione caustica. Liberamente ispirato a ‘La morte di
Socrate’ dello scrittore svizzero Friedrich Durrenmatt, nato a seguito dell’intuizione di Giuseppe Patroni Griffi che glielo suggerì, è ambientato nella bottega di antiquariato ed oggettistica di Santippe, la moglie del filosofo tramandata dagli storici come una delle donne più insopportabili dell’antichità. “Patroni Griffi ha letto il testo di Durenmatt e mi
ha detto se ne potevo trarre qualcosa. Mi incuriosiva l’ idea di sfatare questa leggenda che Santippe fosse solo una specie di bisbetica -spiega Franca Valeri – Io ne faccio una moglie come tante, con una vita quotidiana piena di alti e bassi, una donna intelligente che del marito vede anche tanti difetti. Nel testo di Durenmatt c’è poco di Santippe. Per questo, per conoscerla meglio, ho preso delle informazioni su Socrate e ho letto i ‘Dialoghi’ di Platone. Mi sono fatta l’idea di una donna forte che ha vissuto accanto a un uomo per noi straordinario ma che per lei era semplicemente un marito e per giunta noioso”. Nello spettacolo si sfoga per tutto quello che le hanno fatto passare gli amici di Socrate come Aristofane e Alcibiade, una masnada di buoni a nulla a cominciare da Platone, il principale bersaglio polemico dello spettacolo. Lei non sopporta che abbia usurpato le idee del consorte anche se fu molto fedele nel riportarle. E così lo degrada a un semplice copista e si mette in testa di chiedergli pure i diritti d’autore. Anzi alla fine pensa di poter scrivere lei un dialogo: protagoniste però sarebbero le donne. Ed è infatti soprattutto alle donne che parla: neanche la vedovanza le toglie il diritto di emanare un giudizio onesto sul comportamento dei mariti, degli uomini in generale e anche di quelle donne che ingannano l’altro sesso. Non serve, dice, indagare sulla vera natura del proprio uomo, basta accettarlo cosi com’è da vivo e da morto; d’altronde, “la morte di un marito è un così grande dolore che nessuna donna ci rinuncerebbe”
(Stefania Bonfadelli)

Teatro Manzoni Pistoia
Spettacolo fuori abbonamento
Date
mercoledì, 2 Dicembre 2020
ore 21:00giovedì, 3 Dicembre 2020
ore 21:00
Prezzi
PREVENDITA BIGLIETTI
– da giovedì 8 a giovedì 15 ottobre: prevendita riservata agli abbonati delle stagioni ATP
– da venerdì 16 ottobre: prevendita per tutto il pubblico
– da martedì 20 ottobre: prenotazioni telefoniche e prevendita on line su teatridipistoia.it – www.bigliettoveloce.it
Biglietteria Teatro Manzoni
Corso Gramsci, 127 Pistoia
0573 991609 – 27112
biglietteria@teatridipistoia.it
orario di apertura: dal martedì al giovedì 16/19
venerdì e sabato 11/13 e 16/19