||| spettacolo sospeso |||

LA CLASSE

di Vincenzo Manna

regia Giuseppe Marini

 

con Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido, Edoardo Frullini,

Valentina Carli, Haroun Fall, Cecilia D’ Amico, Giulia Paoletti

 

scene Alessandro Chiti

costumi Laura Fantuzzo

musiche Paolo Coletta 

light designer Javier Delle Monache

 

Società per Attori / Accademia Perduta Romagna Teatri / Goldenart Production

in collaborazione con Tecnè / Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale / Phidia

 

durata: 2 ore (incluso intervallo)


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In ottemperanza a quanto disposto dal DPCM del 4 marzo 2020 si comunica che ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell’art. 1 lettera b), dell’art. 4 comma 1 e dell’allegato 1 lettera d) del medesimo decreto, l’Associazione Teatrale Pistoiese si vede costretta a sospendere ogni attività di spettacolo, di ospitalità e/o concessoria programmata nei teatri a vario titolo affidati alla sua gestione o programmazione artistica, a partire dal 5 marzo 2020 e sino al 3 aprile 2020.
Ulteriori informazioni sullo sviluppo degli eventi e sulle modalità di eventuali rimborsi verranno fornite appena possibile.


Chiusura di stagione con uno spettacolo all’insegna di importanti temi civili. Il progetto ha preso avvio da una ricerca condotta da Tecné, basata su circa 2.000 interviste a giovani tra i 16 e i 19 anni, sulla loro relazione con gli altri, intesi come diversi, altro da sé, e sul loro rapporto con il tempo, inteso come capacità di legare il presente con un passato anche remoto e con un futuro non prossimo.

I giorni di oggi. Una cittadina europea in forte crisi economica. Disagio, criminalità e conflitti sociali sono il quotidiano di un decadimento generalizzato che sembra inarrestabile.

A peggiorare la situazione, appena fuori dalla città, c’è lo “Zoo”, uno dei campi profughi più vasti del continente che ha ulteriormente deteriorato un tessuto sociale sull’orlo del collasso ma, paradossalmente, ha anche portato lavoro, non ultima la costruzione di un muro intorno al campo per evitare la fuga dei rifugiati.

Alla periferia della cittadina, in uno dei quartieri più popolari, a pochi chilometri dallo “Zoo”, c’è una scuola superiore, un Istituto Comprensivo specializzato in corsi professionali che avviano al lavoro. La scuola, le strutture, gli studenti e il corpo docente, sono specchio esemplare della depressione economica e sociale della cittadina. Albert, straniero di terza generazione, viene assunto all’Istituto Comprensivo nel ruolo di Professore Potenziato: il suo compito è tenere per quattro settimane un corso di recupero pomeridiano per sei studenti sospesi per motivi disciplinari.

Tra gli interpreti ritornano Claudio Casadio (anima di Accademia Perduta), Brenno Placido (Weekend) e Andrea Paolotti (Roman e il suo cucciolo).


Estratti di recensioni:

“Lo spettacolo lascia scossi, emozionati, spaesati e scoraggiati. È uno spaccato nudo e crudo di ciò che accade nella nostre città e nella nostra società. […] Ma questo spettacolo […] è speranza nelle nuove generazioni, negli adolescenti che saranno gli uomini e le donne di domani, la speranza che il seme della conoscenza e del pensiero critico possa attecchire grazie anche a rappresentazioni come questa. Lo spettacolo ha poi la fortuna di reggersi su un cast di giovani e bravissimi attori che riescono a trasmettere tutte le emozioni dirompenti che Vincenzo Manna mette in scena. Brillante, profondo ed energetico Haroun Fall che promette molto bene ma svetta su tutti la grande esperienza e professionalità di Claudio Casadio immenso nei tre monologhi a inizio, metà e chiusura di rappresentazione.” (Alessio Capponi – Unfolding Art Magazine)


“La classe è uno spettacolo che ci riporta sui banchi di scuola con un crudo realismo dai tratti poetici. La sua bellezza sta proprio nella forte alternanza dei toni del testo scritto da Vincenzo Manna e portato in scena con la regia di Giuseppe Marini. ‘L’uomo è un animale sociale’, diceva Aristotele. E infatti, questa è una classe umana, animale, una classe scolastica ma anche una classe-specchio della società, che ne traccia un ritratto psicologico degradante e, tuttavia, può, forse, trovare una speranza di salvezza solo nella morale e nella cultura.” (Roberta Leo – teatro.it)


“Uno spettacolo intimo, di impatto, che riprende tematiche ben comuni a tutti noi oggi. Disagio sociale, emarginazione, povertà, razzismo e difficoltà delle istituzione nella gestione di situazioni più complica-te. È proprio ciò che accade ad Albert, giovane insegnate al quale viene affidato un ruolo difficilissimo ma che non si sottrae nel dare una mano a questi giovani studenti che, seppur difficili, nascondono una voglia di rivalsa, di amore inimmaginabili. Partendo da questo, Giuseppe Marini costruisce una sorta di prigione in cui i personaggi prima si scontrano continuamente e poi, dopo i mille tentativi di Albert, rie-scono a fare gruppo e cercare nelle loro individualità, punti in comune per poter ripartire e vivere una vita diversa. Un gran bel testo e una minuziosa regia, rendono questo spettacolo bello, da vedere e da vivere. Consigliato anche alle scuole come vero e proprio dizionario didattico.” (Cosimo Sinforini – MyDreams.it)


“La Classe è la prova di come sia possibile parlare del disagio contemporaneo con sincerità, autenticità e ironia. […] Qui si parla di attualità con tutte le contraddizioni che la abitano, con l’incertezza che ri-siede in ogni (apparente) sicurezza, in ogni luogo comune. Dove sta davvero la verità? Cosa è veramen-te giusto? A cosa bisogna credere? Da che parte bisogna stare? C’è rabbia, energia, forza – e una buo-na dose d’ironia che lascia nello spettatore uno sconcerto che spinge a riflettere mentre sorride.” (Ilaria Giudice – ArtWave)


“Ottima prova per Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido, Edoardo Frullini, Valentina Carli, Haroun Fall, Cecilia d’Amico e Giulia Paoletti, diretti da Giuseppe Marini con una particolare cura e attenzione verso il linguaggio usato dai ragazzi alla deriva, appropriato nonostante il contesto in cui è ambientata la vicenda. Lo spettacolo è molto interessante. Da vedere.” (Tania Croce – Pennadoro)


Teatro Manzoni Pistoia

Spettacolo in abbonamento

Date

  • venerdì, 20 Marzo 2020
    ore 21.00

  • sabato, 21 Marzo 2020
    ore 21.00

  • domenica, 22 Marzo 2020
    ore 16.00

Prezzi

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IL TEATRO SI RACCONTA || SOSPESO ||

 

Incontro con la compagnia

Sabato 21 marzo ore 17,30 – Libreria Les Bouquinistes (via dei Cancellieri 5)

conduce Gaia Angeli, giornalista pubblicista

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Biglietterie