HUXLEY
SE LE PORTE DELLA PERCEZIONE FOSSERO PURIFICATE, TUTTO APPARIREBBE ALL’UOMO COME REALMENTE È: INFIN
un progetto didattico di Federico Tiezzi
soggetto di Mauro Pratesi
drammaturgia degli allievi del corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Firenze con Roberto Latini
assistente drammaturgo Giacomo Cassetta
con gli allievi attori del Teatro Laboratorio della Toscana diretto da Federico Tiezzi & Sandro Lombardi: Salvatore Alfano, Pasquale Aprile, Sem Bonventre, Monica Buzoianu, Sebastiano Caruso, Valentina Corrao, Antonio Perretta
a cura di Roberto Latini
docenti della Scuola di Scenografia: Franco Venturi coordinamento, Marco Rossi, Francesco Givone
scene Scuola di Scenografia Biennio Accademia di Belle Arti di Firenze – Michele Adamuccio, Gianni Bianchi, Adele Cattaneo, Alessandro Garofalo, Giulia Lo Faro.
costumi: Scuola di Scenografia Biennio Accademia di Belle Arti di Firenze – Giulia Lo Faro, con il coordinamento di Gregorio Zurla.
luci Max Mugnai
suono e video Alessandro Di Fraia
macchinista Lorenzo Martinelli
sarta Fondazione Lisio Firenze, Giulia Ciambellotti
amministratrice di Compagnia Camilla Vespa
Il teatro laboratorio è il luogo perfetto, tra forma e sostanza, per affinare competenze e selezionare prospettive. La responsabilità comune è nella cura del territorio d’azione e di sviluppo.
Aldous Huxley, scrittore, pensatore, filosofo, rappresenta una sorta di masterclass, un perfezionamento “in apertura”. Le pagine che compongono il materiale drammaturgico sono la bella occasione di un
ripercorso distillato dalla distopia del romanzo “Il mondo nuovo” e dal saggio “Le porte della percezione”, con inserti shakespeariani sollecitati dall’autore stesso e alcune insistenze in forma di
ricordo o illusione. Come fossimo in una sorta di conferenza-spettacolo o, specularmente, in uno spettacolo-conferenza, le occasioni sceniche corteggiano la metateatralità della struttura, moltiplicando i livelli della visione ed espandendo il punto di vista possibile. Indaghiamo l’astrazione per ritrovarci poi nella suggestione di un ideale Teatrino anatomico dell’immaginario. La frase di William Blake che completa il titolo, già scelta da Huxley come sintesi e trasmissione, sembra potersi riferire al Teatro stesso, alla reinvenzione continua di tempo e spazio, al bisogno continuo di cercare nuove chiavi per nuove porte. Crediamo che questo sia l’obiettivo costante, cangiante, sempre nuovo, al quale ci si può accostare nel lavoro dei singoli o in quello della compagnia. Evolviamo senza consapevolezza o forse con la coscienza di sapere, almeno, che non lo sappiamo.
(Roberto Latini)

Piccolo Teatro Mauro Bolognini
Spettacolo fuori abbonamento
Date
domenica, 15 Ottobre 2023
ore 20:45
Prezzi
posto unico non numerato: euro 3,00
Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112