FLOEMA 19/20
FLOEMA 19/20 – INCONTRO MUSICALE 07/12/19
Programma:
Franz Schubert Quintetto per archi in do maggiore, op. 163, D. 956
Giuseppe D’Amico “Amatissima mia diva”, omaggio a Leonardo da Vinci per quintetto d’archi e Coro, su testo di Bernardo Bellincioni (nuova composizione per Floema – PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA)
Interpreti:
DALL’ORCHESTRA LEONORE: Daniele Giorgi e Clarice Curradi violini, Giulia Panchieri viola, Maximilian von Pfeil e Luca Bacelli violoncelli
INSIEME A Coro Giovanile Pistoiese (Maestro del coro: Sandra Pinna Pintor)
Con il termine “floema”, in botanica, si intende il tessuto che nella pianta conduce la linfa alle regioni di utilizzo che ne hanno bisogno per la propria crescita (radici, semi, frutti). La finalità di Floema è infatti quella di far giungere nutrimento musicale in profondità nel tessuto sociale, raggiungendo nuovi luoghi e persone che abitualmente non frequentano la musica d’arte. Floema è una rete in progressiva espansione che connette i musicisti dell’Orchestra Leonore con le realtà operanti sul territorio attraverso una serie di incontri informali.
Altro obiettivo è quello di offrire al pubblico una nuova prospettiva sulla musica contemporanea, con numerose nuove composizioni espressamente commissionate per Floema. La Fondazione Promusica, attraverso l’Orchestra Leonore, diviene così uno dei soggetti più attivi a livello internazionale nella promozione della creatività musicale contemporanea.
Ideazione e Direzione Artistica: Daniele Giorgi
Riprendono nel fine settimana gli incontri ad ingresso libero con la musica di Floema, il progetto promosso dall’Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con la Fondazione Pistoiese Promusica e il sostegno della Fondazione Caript con l’obiettivo di connettere i musicisti dell’Orchestra Leonore con le realtà operanti sul nostro territorio per sviluppare un vero e proprio ecosistema musicale.
Si comincia venerdì 6 dicembre (ore 18) a Pistoia presso l’Auditorium T. Terzani della Biblioteca San Giorgio, per proseguire sabato 7 dicembre (ore 18) a Monsummano Terme nella Sala delle Antiche Terme di Grotta Giusti e concludere domenica 8 dicembre (ore 11) alla Gipsoteca Libero Andreotti di Pescia.
Per l’ultimo ciclo di incontri del 2019 Floema presenta una formazione inusuale nella tradizione della grande musica da camera: un quintetto d’archi in cui l’equlibrio perfetto del classico quartetto (due violini, viola e violoncello) viene spostato nettamente verso una scelta timbrica più scura, nella direzione di un tono caldo, più lirico, grazie all’aggiunta di un ulteriore violoncello, “secondo” solo di nome, ma con un ruolo tutt’altro che secondario. A far rivivere la più celebre partitura scritta per questa formazione sarà lo straordinario quintetto composto da Daniele Giorgi (violino), Direttore Musicale dell’Orchestra Leonore e direttore artistico di Floema, insieme ai musicisti della Leonore Clarice Curradi (violino), Giulia Panchieri (viola), Maximilian von Pfeil e Luca Bacelli (violoncelli).
L’ultimo anno della vita di Franz Schubert, il 1828, fu eccezionalmente denso di opere grandiose in ogni campo, tutte destinate ad essere rivalutate solo parecchi anni dopo la sua scomparsa: tra queste si colloca il monumentale Quintetto per archi in do maggiore D. 956, un’autentica sinfonia “celata” dietro un organico da camera. Considerato da molti il capolavoro strumentale di Schubert, il Quintetto ha una struttura ampia e complessa resa coesa da sottili riferimenti, richiami, citazioni, elaborazioni, con ricorso a tecniche di variazione che conferiscono continuità all’interno del singolo tempo, ma anche a cavallo tra l’uno e l’altro e, come pietre miliari, «segnano» l’incedere del discorso, richiamano le idee passate: in un certo senso testimoniano di una vicenda che accade e diviene una storia.
Al quintetto d’archi si unirà poi il Coro Giovanile Pistoiese, guidato da Sandra Pinna Pintor, per una nuova composizione di Giuseppe D’Amico, scritta appositamente per Floema e presentata a Pistoia in prima esecuzione assoluta: “Amatissima mia Diva” (omaggio a Leonardo da Vinci), per quintetto d’archi e coro, su testo di Bernardo Bellincioni.
Così il compositore sassarese descrive questo suo nuovo pezzo:
«Scrivere un brano per celebrare i cinquecento anni dalla morte di Leonardo non è probabilmente un’idea originale, ma era difficilissimo resistere alla tentazione, soprattutto considerando il luogo e la provenienza della commissione. Il testo della cantata instaura una sorta di triangolo fra il poeta Bernardo Bellincioni, la ‘Diva’ Cecilia Gallerani (la Dama con l’ermellino) e Leonardo, sullo sfondo della natura artefice e invidiosa insieme. Il brano è immaginato, attraverso la piccola ouverture iniziale, come un banchetto rinascimentale selvaggio e dionisiaco che, lentamente, si trasforma nel teatro dove il poeta declama il suo sonetto; naturalmente esigendo un attimo di quiete e di contemplazione. La commistione fra musicisti professionisti e il coro amatoriale influenza il tipo di scrittura, che deve essere chiara e tonalmente delineata. Episodi dal contrappunto neorinascimentale si alternano a momenti più contemplativi e accordali; gli archi sono assolutamente protagonisti e non si limitano solo a mere figure d’accompagnamento. Sono loro a concludere il brano riportandoci alla concitazione festosa dell’inizio, come a dire: ‘Caro poeta ti abbiamo ascoltato, ma ora il vino ci reclama’».
Nel suo invito a cogliere quel connubio inscindibile tra tra arte e musica, Floema riscopre anche per questa stagione la Gipsoteca dell’interessante scultore pesciatino Libero Andreotti. Quello di domenica 8 dicembre sarà il primo di cinque incontri musicali che si svolgeranno, fino a marzo 2020, nelle sale del museo ospitato nel Palazzo del Palagio.
Tutti gli incontri sono svolti in collaborazione con l’Associazione Amici della San Giorgio, Grotta Giusti – Italian Hospitality Collection, Comune di Pescia.
TUTTI GLI INCONTRI SONO AD INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI.