#SPAZIAPERTI | TEATRI DI CONFINE

EVERY BRILLIANT THING

Le cose per cui vale la pena vivere

di Duncan Macmillan

traduzione Michele Panella

impianto scenico e regia Fabrizio Arcuri

co-regia e interpretazione Filippo Nigro

oggetti di scena Elisabetta Ferradino

cura tenica Mauro Fontana


AVVISO AL PUBBLICO 

A causa della variabilità delle condizioni meteorologiche, gli spettacoli Every brilliant thing con Filippo Nigro (giovedì 1° settembre, ore 21:15) e Dracula (venerdì 2 settembre, ore 21:15) previsti, rispettivamente, nel Giardino di Palazzo Fabroni e alla Fortezza Santa Barbara, si terranno al FUNARO (via del Funaro, 16/18). In entrambe le occasioni, con l’acquisto del biglietto è possibile prenotare a euro 8,00 un’apericena alla Caffetteria del Funaro (0573 991609 – 27112).



> Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022
La giuria del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 – XVIII^ edizione “per un teatro, un’arte e una comunicazione di impegno sociale e civile” – Città di Sirolo (Ancona) ha assegnato il Premio nazionale Franco Enriquez 2022 – Città di Sirolo XVIII^ edizione nella Cat. Teatro Contemporaneo Sez. regia a Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro e nella Cat. Teatro Contemporaneo Sez. Miglior attore a Filippo Nigro

una produzione
CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG/Sardegna Teatro

Dopo una lunga attesa all’uscita di scuola, il Narratore, un bambino che va alla scuola elementare, si ritrova in macchina con il padre. Il viaggio è segnato da un lungo siIenzio che termina all’ ospedale, dove la madre è ricoverata dopo il suo primo, fallimentare, tentativo di suicidio. Appena vede il protagonista fuori dalla sua stanza di ospedale, la madre, con un filo di voce, riesce a dire solo un “Lui no! “.
Da questo momento, il Narratore, deve trovare il modo di reagire. Il senso di colpa comincia a farsi strada nella sua psiche. Deve trovare un modo per superare questo profondo turbamento e, sempre all’ospedale, lo trova: scrivere una lista di tutte le cose per cui vale la pena vivere. Le prime 10 cose le scrive di getto, proprio lì, nella sala d’attesa. Le successive sono frutto deII’ingenuità e deII’ottimismo che segnano la sua infanzia.
Dieci anni dopo: il secondo tentativo di suicidio della madre, sempre fallimentare; il protagonista è in piena adolescenza e la prende molto meno bene. La lista delle cose per cui vale la pena vivere impone delle regole e via via con il tempo l’elenco si allunga, seguendo di pari passo la sua vita e la costruzione della sua identità: il rapporto con il padre, con il primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Infine riesce a convincersi che la lista non avrà aiutato la madre ma ha aiutato se stesso e si convince del fatto che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.
Con la complicità di alcuni spettatori — che potranno essere chiamati a impersonare alcuni dei personaggi minori — e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, Every Brilliant Thing riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.


Every Brilliant Thing è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe (che ne è stato anche il primo interprete). La pièce – un’autobiografia brillante scandita da liste di “cose per cui vale la pena vivere” –  è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale, fra Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda.

Nel 2021 viene messo in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Sardegna Teatro.
Filippo Nigro, uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano, porta in scena un racconto di autofiction scandita da “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere.
Una lista che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino a enumerare un milione di valide ragioni.
La lista che ne esce – e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono confidenziale, coinvolgente, intimo –  è imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub.
Every Brilliant Thing dà vita a un racconto/confessione umano e informale di momenti speciali, illuminazioni, piccole manie, incontri, emozioni e attimi indimenticabili, durante il quale mette sempre più a fuoco il rapporto con il padre, con il suo primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà.
Alla fine, la lista, più che alla madre, sarà stata utile a se stesso almeno a comprendere che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.
Con la complicità di alcuni spettatori –  chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i ricordi del passato prendano vita – e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, Every Brilliant Thing riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.
In questa personale versione, Every Brilliant Thing diventa una pièce partecipativa che costituisce per il pubblico innanzitutto un’esperienza.
Grazie alla risposta dell’audience, alla temperatura emotiva e alle reazioni che ogni sera si creano in teatro, lo spettacolo non è mai lo stesso, può essere ogni sera diverso. Di fatto, Filippo Nigro riscrive in scena il pezzo insieme agli spettatori che lo vorranno aiutare.
In questa direzione Arcuri persegue la sua personale ricerca di costruzione di immaginari collettivi che affrontano sempre riflessioni sulla vita, sulla società in cui viviamo e sul senso del teatro.


Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022
La giuria del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 – XVIII^ edizione “per un teatro, un’arte e una comunicazione di impegno sociale e civile” – Città di Sirolo (Ancona) ha assegnato il
Premio nazionale Franco Enriquez 2022 – Città di Sirolo XVIII^ edizione nella Cat. Teatro Contemporaneo Sez. regia a Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro e nella Cat. Teatro Contemporaneo Sez. Miglior attore a Filippo Nigro
con la seguente motivazione:
Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro hanno scelto di dirigere insieme e Nigro di interpretare magistralmente questo testo di Duncan Macmillan sul tema della depressione, il male oscuro che rende impossibile affrontare le nostre vite. Attraverso un lungo elenco di momenti memorabili da ricordare e una lunga lista di appunti presi qua e là, su tutto ciò che si trova al momento si può arrivare a trovare le motivazioni per amare e vivere la vita. Cercando di essere d’aiuto alle persone a noi vicine che ne soffrono, si finisce per psicoanalizzarsi e con il tempo questa “Lista della vita” diventa sempre più importante, scandisce i momenti di una giornata e costruisce “appunto su appunto” lo scheletro di una personalità. Coinvolgente e brillante la regia dello spettacolo richiede un’interazione con alcuni spettatori che chiamati a partecipare, impersonano alcuni dei personaggi minori, diventando l’elemento destabilizzante e innovativo ad ogni replica. Lo spettacolo apre un interessante approfondimento sul tema della depressione, affrontandola con leggerezza ed ironia.


Filippo Nigro è un affermato attore di cinema, televisione e teatro. Esordisce al cinema nel 1998. Nel 2001 inizia la sua collaborazione con Ferzan Özpetek, che lo vuole nel cast del film Le fate ignoranti e due anni dopo nel suo film successivo, La finestra di fronte, con cui l’attore ottiene la candidatura ai Nastri d’argento come migliore attore non protagonista e vince il Globo d’Oro della Stampa estera come migliore attore.
Dopo aver partecipato alle due stagioni della miniserie tv La dottoressa Giò (1998), ritorna in televisione nelle serie di Canale 5 R.I.S. – Delitti imperfetti (2005-2007). Nel 2008 recita in Un gioco da ragazze dell’esordiente Matteo Rovere, in Amore che vieni amore che vai, tratto dal libro Un destino ridicolo di Fabrizio De André. È tra i protagonisti della commedia corale Amore, bugie e calcetto di Luca Lucini, che l’anno successivo lo chiama ad interpretare Oggi sposi.
Nel 2009 con Diverso da chi?, commedia brillante dell’esordiente Umberto Carteni, ottiene la candidatura al David di Donatello, come migliore attore non protagonista e vince il premio per l’interpretazione maschile Annecy Cinéma Italien per il suo ruolo nel film. Nel 2010 interpreta il ruolo di Danilo nel film Dalla vita in poi di Gianfrancesco Lazotti con cui vince il premio come miglior attore al Taormina Film Fest.
Nel 2011 e 2012 è in scena con lo spettacolo Occidente solitario di Martin McDonagh con il quale vince il Premio E.T.I. Gli Olimpici del Teatro come migliore attore emergente.
Nel 2014 è ancora a teatro nella piece di Neil LaBute Pretty, un motivo per essere carini!, con la regia di Fabrizio Arcuri.
Nel 2012 recita a fianco di Pierfrancesco Favino e Marco Giallini nel film ACAB – All Cops Are Bastards, tratto dall’omonimo libro di Carlo Bonini, diretto da Stefano Sollima. Nello stesso anno è tra gli interpreti di E la chiamano estate, per la regia di Paolo Franchi.
Nel 2013 veste i panni di Ponzio Pilato nella miniserie italo-americana Barabba, al fianco di Billy Zane.
Nel 2015 è protagonista, al fianco di Camilla Filippi, del thriller In fondo al bosco, e partecipa al film TV Limbo di Lucio Pellegrini.
Nel 2017 entra a far parte del cast di Suburra – La serie, basato sull’omonimo film e prodotta da Netflix.
Nel 2019 prende parte al cast di La dea Fortuna di Ferzan Özpetek.


Fabrizio Arcuri è regista e fondatore, nel 1991, di Accademia degli Artefatti. Alla progettualità e cura per la compagnia come direttore artistico e regista, ha sempre affiancato un’intensa attività di promozione culturale, ha firmato importanti curatele, direzioni artistiche, per festival, teatri, manifestazioni ed eventi.
Dal 2020 è co-direttore artistico del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.
È stato direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova per il triennio 2011 – 2013, consulente alla programmazione per il 2014 e il 2015, e curatore del Festival internazionale Prospettiva per lo Stabile di Torino dal 2009 al 2015.
Da 11 anni, a Roma si occupa della regia del Festival Internazionale delle Letterature di Massenzio e dal 2006.
Fonda e dirige il festival Short Theatre.
Fra le numerose esperienze prestigiose, vanno ricordate quella come assistente di Luca Ronconi dal 2005 al 2008, e come artista residente del Teatro Nazionale “Teatro di Roma” dal 2014 al 2018.
Per quattro anni è stato il direttore artistico del progetto La Festa di Roma fino al 2019, un’idea di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale per il capodanno con il coinvolgimento delle principali istituzioni della Capitale.
Alcune sue regie hanno vinto i più autorevoli premi italiani: nel 2005 il Premio Ubu per la migliore proposta drammaturgica straniera con Tre pezzi facili di Martin Crimp. Nel 2010 il Premio della critica con Spara/Trova il tesoro/Ripeti, il Premio Ubu speciale per il festival Prospettiva. Nel 2011 vince il Premio Hystrio alla regia. Nel 2020 riceve il premio Radicondoli per i Maestri del teatro dall’associazione nazionale critici del teatro.


Duncan Macmillan è un autore e regista britannico. Scrive per il teatro, la radio, a televisione e per il cinema.
Nel suo Paese ha vinto numerosi riconoscimenti di prestigio: per il suo riadattamento di 1984 di George Orwell, ha vinto il UK Theatre Award come miglior regista. Ha vinto il Best New Play all’Off West End Awards nel 2013, Il Pearson Prize nel 2008, il Big Ambitious Award all’Old Vic nel 2009.
I suoi lavori sono stati presentati al Festival di Avignone e in numerosi altri paesi.
La produzione originale di Every Brilliant Thing è stata presentata al Festival di Edimburgo, al Barrow Street Theatre di New York e ha poi continuato il suo tour in Inghilterra, in Australia e Nuova Zelanda.


il Funaro Centro Culturale

Spettacolo fuori abbonamento

Date

  • giovedì, 1 Settembre 2022
    ore 21:15

Prezzi

AVVISO AL PUBBLICO 

A causa della variabilità delle condizioni meteorologiche, gli spettacoli Every brilliant thing con Filippo Nigro (giovedì 1° settembre, ore 21:15) e Dracula (venerdì 2 settembre, ore 21:15) previsti, rispettivamente, nel Giardino di Palazzo Fabroni e alla Fortezza Santa Barbara, si terranno al FUNARO (via del Funaro, 16/18). In entrambe le occasioni, con l’acquisto del biglietto è possibile prenotare a euro 8,00 un’apericena alla Caffetteria del Funaro (0573 991609 – 27112).

 

posto unico non numerato 12,00 (intero) 9,00 (ridotto)*

*Riduzioni: abbonati stagioni ATP (prosa, sinfonica, cameristica, abbonati Teatro Lamporecchio,

possessori Carta Fedeltà Far.com, soci Unicoop Firenze

8,00 possessori GIOVANI CARD 2022 e Carta dello Studente della Toscana

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INFO 0573 991609 – 27112 Biglietteria Teatro Manzoni Pistoia


La biglietteria sarà aperta anche un’ora prima degli spettacoli presso la sede della rappresentazione. Nelle serate di concerto o spettacolo, dalle ore 20.15, per informazioni potete contattare il numero 3339259172.

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