LA VOIX HUMAINE I Cristina Zavalloni – Andrea Rebaudengo

Cristina Zavalloni voce

Andrea Rebaudengo pianoforte

Eric Satie La Diva de l’Empire per voce e pianoforte, Je te veux per voce e pianoforte

Francis Poulenc da “Le Bestiaire au Cortège d’Orphée”, per voce e pianoforte: Le Dromadaire – La Carpe
da “Banalités” per voce e pianoforte: Hôtel

Huite Nocturnes per pianoforte op. 56
Presto in si bemolle maggiore per pianoforte [1934]
Francis Poulenc “La Voix humaine”,

tragedia lirica in un atto su libretto di Jean Cocteau (versione per voce e pianoforte)

in forma semi scenica 

regia Cristina Zavalloni 

allestimento Associazione Teatrale Pistoiese


Il cuore del programma è sempre lo stesso: una dormeuse, una donna discinta, un telefono, un amore finito.
Solitudine.
In scena anche un pianoforte a coda e il pianista che lo suona, testimone muto della caduta che si sta compiendo.
Lui la lascia, lei non si capacita: la rabbia di vedersi aggrappata a quell’unico filo che ancora li lega.

Si consuma nella stanza asfittica un cambio di pelle lento e necessario, che la libererà infine dal ruolo di vittima disperata e la riconsegnerà, nuova, alla vita.

Il capolavoro di Cocteau, “La voce umana”, è da sempre nell’immaginario di registi e interpreti femminili. Penso a due versioni cinematografiche emblematiche: “L’amore” di Rossellini, film del ’48 con Anna Magnani, e il più recente “The Human Voice” (2020), di Almodovar con protagonista Tilda Swinton.
Poulenc mette la pièce in musica nel ’58: veste il monologo di lei (elle) di un sontuoso accompagnamento, struggente, cangiante, che ne esalta la drammaticità e i continui detours.

Ad aprire la serata, altre pagine di Poulenc dal tono lieve e divertito e due bellissime chansons di Erik Satie, “La Diva de l’Empire” e “Je te veux”.
Restiamo in Francia, dunque, ancora in compagnia di una figura femminile, questa volta alle prese con i vezzi di inizio secolo.

Prepariamo il terreno, per il terremoto in arrivo.

Cristina Zavalloni


 

BIO ||

CRISTINA ZAVALLONI voce | Nata a Bologna, dopo una formazione jazzistica intraprende a diciotto anni lo studio del belcanto e della composizione presso il Conservatorio della sua città. Per molti anni si dedica anche alla pratica della danza classica e contemporanea. Si esibisce nei più importanti teatri, stagioni concertistiche classiche e contemporanee, festival jazz di tutto il mondo. Ha vissuto un lungo e proficuo sodalizio artistico con il compositore olandese Louis Andriessen, che ha scritto per lei molti dei suoi ultimi lavori. Tra i brani che interpreta più assiduamente figurano le Folk Songs di Luciano Berio (eseguite ad Amsterdam, Budapest, Siviglia, Rotterdam, Innsbruck oltre che in Italia) ed il Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg. Ha frequentato il repertorio barocco (Incoronazione di Poppea, Combattimento di Tancredi e Clorinda), collaborando con registi e coreografi quali Mario Martone e Alain Platel. In ambito jazzistico, le sue collaborazioni hanno spaziato da Jason Moran, Uri Caine, Hamilton de Hollanda, Fabrizio Cassol, ai musicisti italiani coi quali collabora più assiduamente: il suo quartetto Special Dish – composto da Cristiano Arcelli alle ance, Daniele Mencarelli al basso elettrico, Alessandro Paternesi alla batteria -, il giovane pianista umbro Manuel Magrini, il trio insieme a Pietro Tonolo e Paolo Birro. Nel 2019 ha dato vita al ClaraEnsemble, un gruppo di musicisti classici estremamente versatili che ben si prestano alla sua idea di musica a tutto tondo. La discografia di Cristina Zavalloni include dischi a suo nome e molte collaborazioni. L’ultima uscita (ottobre 2020) si intitola For the Living ed è il terzo CD prodotto dall’etichetta Encore Music. È stato realizzato insieme al norvegese Jan Bang, coinvolto sia in veste di produttore artistico che come manipolatore di suoni elettronici e compositore di gran parte dei brani. Prossimamente usciranno due nuovi lavori: PopOFF! (Tuk Music) – da un’idea di Paolo Fresu, un omaggio ai bambini attraverso la rilettura dei brani più celebri dello Zecchino d’Oro – e un CD per l’etichetta EGEA, che sarà dedicato alle canzoni di Nino Rota. Da qualche anno si dedica anche all’insegnamento. Oltre a tenere masterclass, dal 2017 è docente di improvvisazione e Canto Jazz presso la Saint Louis School of Music di Roma.


ANDREA REBAUDENGO pianoforte | Nato a Pesaro, ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha vinto il 1° premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, ed è stato premiato anche al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau (2000) e al Premio Venezia (1993). Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane e all’estero si è esibito in Russia, Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Belgio, Polonia, Portogallo, Svizzera, Irlanda, Serbia, Turchia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Ha suonato come solista con numerose orchestre, tra cui l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Filarmonica di Torino e l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano. Viene spesso invitato in progetti che lo coinvolgono anche come musicista jazz e improvvisatore. È il pianista dell’ensemble Sentieri Selvaggi con il quale si è esibito su prestigiosi palcoscenici in Italia e all’estero presentando spesso prime esecuzioni di autori contemporanei e collaborando con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan, Mark-Anthony Turnage, Julia Wolfe, Ivan Fedele e Fabio Vacchi. Suona in duo con Cristina Zavalloni, con la quale si è esibito alla Carnegie Hall di New York, allo Strathmore di Washington, al Teatro della Maestranza di Siviglia, al Festival Ilkhom-XX di Tashkent, al Festival di West Cork, al Festival del Castello di Varsavia, al Festival di Cheltenham, ai Concerti del Quirinale, al Teatro Rossini di Pesaro e nei Festival jazz di Berchidda, Roccella Jonica e Parma Frontiere. Suona anche in duo con la violista Danusha Waskiewicz, in duo pianistico con Emanuele Arciuli ed è il pianista dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia e dell’Ensemble Kaleido. Con Klaidi Sahatci e Sandro Laffranchini ha fondato l’Altus Trio, che ha debuttato nel 2010 al Teatro alla Scala di Milano. Come solista incide per Bottega Discantica (“All’aria aperta”), con Cristina Zavalloni per Egea (“Tilim-bom”), con Sentieri Selvaggi per Cantaloupe Records (“Child”, “ACDC”, “Zingiber”), con l’Altus Trio per Limen. Insegna al Conservatorio di Castelfranco Veneto.



Video

Teatro Manzoni Pistoia

Spettacolo fuori abbonamento

Date

  • mercoledì, 23 Marzo 2022
    ore 21:00

Prezzi

PLATEA e POSTO PALCO 1°/2°/3° ordine centrali

18,00 (intero) 15,00 (ridotto*)  5,00 (under14) 10,00 (under30)

POSTO PALCO 1° / 2° ordine laterali

13,00 (intero) 11,00 (ridotto*) 5,00 (under14) 10,00 (under30)

GALLERIA e POSTO PALCO 3° Ordine laterale

10,00 (intero) 10,00 (ridotto*) 5,00 (under14) 10,00 (under30)

(*) RIDUZIONI: Over65, possessori della Carta Fedeltà Far.com, soci Unicoop Firenze, abbonati stagioni ATP 2019/2020 (prosa Manzoni, sinfonica e cameristica, Lamporecchio), iscritti Scuola di Musica e Danza “Mabellini”, tesserati il Funaro, iscritti FAI, CRAL, Associazione culturali convenzionate con l’Associazione Teatrale Pistoiese.

Gli studenti universitari, possessori della Carta “Studente della Toscana”, avranno diritto all’ingresso ridotto a euro 8,00. Il posto verrà assegnato, dietro presentazione della carta, in base alla disponibilità della pianta. Non cumulabile con altre riduzioni.

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Prevendita Biglietteria Teatro Manzoni (0573 991609 – 27112; orario dal martedì al giovedì ore 16/19, venerdì e sabato ore 11/13 e 16/19)

La sera del concerto dalle ore 20.

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