La via del Funaro
ANIMAL FARM – LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
Emanuele Parrini Quartet
Emanuele Parrini violino
Beppe Scardino sax baritono, clarinetto basso, flauto
Giovanni Maier contrabbasso
Andrea Melani batteria
featuring Xavier Iriondo
“Animal Farm” nasce sulla base di un percorso vivo, interrotto con “1974 IO SO, Damn If I Know”, album in cui la poetica e l’irruenza della New Thing, in particolare i contenuti politici dell’ispiratore Archie Shepp, si mescolavano con il messaggio sempre attuale degli “Scritti Corsari” di Pier Paolo Pasolini proponendo i testi de “Il Romanzo delle Stragi” e di “Acculturazione e Acculturazione”. In seguito i progetti con i Dinamitri Jazz Folklore “Congo Evidence”, grazie alla presenza del poeta Sadiq Bey, ed “Akendengue Suite” con l’eccezionale collaborazione di Amiri Baraka, avevano creato una sorta di continuità di rapporti con il mondo della letteratura militante. “Animal Farm si pone con una doppia chiave di lettura: può essere visto come una colonna sonora dell’omonimo romanzo di George Orwell, da cui prende origine, oppure essere considerato esso stesso, in maniera autonoma, come una meditazione sul potere e sul suo esercizio a tutti i livelli.
EMANUELE PARRINI
“In Italia un peso fondamentale nello sviluppo del violino lo sta dando Emanuele Parrini, che ha intelligentemente distribuito i suoi contributi in progetti vari dove lo strumento è a disposizione per qualsiasi evoluzione stilistica: dalla tonalità alla free improvisation, dai progetti etnici a quelli jazzistici, Parrini non ha eguali in Italia per impegno e ricerca nel suo settore: condividendo le esperienze dell’ItalianInstabile Orchestra, del Dinamitri Jazz Folklore, quelle di Tiziano Tononi e Daniele Cavallanti e partecipando a tutta una serie minuziosa di collaborazioni con altri musicisti di spicco della scena italiana e straniera, il violinista è diventato un Billy Bang in terra italiana. Tra i lavori più creativi che pescano nell’improvvisazione libera è impossibile non citare Vertical Invaders, con Tononi e William Parker, ma senza dubbio anche il recente solo album “Viaggio al centro del violino” non è da meno né in termini di personalità che di respiro artistico.” E. Garzia Poche note sul jazz italiano (11°parte): violino, viola, cello.
Ha collaborato e/o collabora con: Tony Scott, Cecil Taylor, Amiri Baraka, John Tchicai, Anthony Braxton, William Parker, Butch Morris Orchestra, Marc Ribot, Cameron Brown, Keith Tippet, Ernst Reijseger, Ab Baars, Philippe Catherine, Sadiq Bey, Ensemble Tartit, Louis Bacalov, Franco Cerri, Tiziana Ghiglioni, Enrico Rava, Tiziano Tononi, Giancarlo Schiaffini, Giovanni Maier, Simone Guiducci, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis, Maurizio Giammarco, Roberto Gatto e molti altri. È violinista di Nexus, del Dinamitri Jazz Folklore e dell’Italian Instabile Orchestra, con la quale vince il TOP JAZZ 2007 di Musica Jazz come Formazione dell’anno. Ha, inoltre, pubblicato a suo nome “Rotella Variations” dedicato all’artista visivo Mimmo Rotella, “1974 Io So Damn i fI know”, “Viaggio al Centro del Violino Vol.1”, “Are YouReady? – Viaggio al Centro del Violino Vol.2”, “The Blessed Prince”, “DIGGING Reflections on Jazz and Blues”. Premio Speciale della Giuria Lago Maggiore Jazz 2000 seconda rassegna giovani jazzisti italiani. Vincitore del JAZZIT AWARD 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018.
BEPPE SCARDINO
“Sassofonista baritono, clarinettista basso e compositore quanto mai versatile, Beppe Scardino è da un decennio una figura centrale del jazz italiano più creativo”(Angelo Leonardi –AllAbout Jazz)
Dopo un percorso di studi eterogeneo si laurea in jazz presso il Conservatorio “Martini” di Bologna con una tesi sull’ultimo Coltrane. Collaboratore per anni del trombonista Gianluca Petrella (nei gruppi Cosmic Band ed Il Bidone) con il quale ha modo di esibirsi nei maggiori jazz festival italiani ed europei. Membro del trio Plutino del batterista Bobby Previte, ha suonato e registrato con artisti come Tim Berne, Amiri Baraka, Sadiq Bey, Enrico Rava, Rob Mazurek, PeeWee Ellis. Suona stabilmente nei gruppi: Dinamitri Jazz Folklore, MrRencore, On Dog del sassofonista Francesco Bigoni, C’MonTigre, L’Orchestrino. Ha diretto un sestetto, “Orange Room”, con il quale ha pubblicato due dischi per l’etichetta El Gallo Rojo. Ha fatto parte del quintetto di John De Leo e della sua Grande Abarasse Orchestra, ha suonato per anni con il cantautore Bobo Rondelli, ha collaborato, anche come arrangiatore, con i Virginiana Miller, con la cantautrice Emma Morton, con i Bad Love Experience, con Mezzala. Suona con i Calibro 35, con i quali ha partecipato nel febbraio 2018 al tour di presentazione dell’ultimo lavoro, “Decade”. Attualmente è alla guida di un trio e di un tentetto a suo nome.
GIOVANNI MAIER
Diplomato in contrabbasso, fa parte di numerose formazioni di rilevanza internazionale tra la quali L’Italian Instabile Orchestra, P. Minafra Sud Ensemble, G. Trovesi Nonetto, Rava Elettric Five. Conduce un progetto per solo contrabbasso e diversi gruppi dal duo fino alla Mosaic Orchestra. Ha inoltre suonato con molti musicisti di fama internazionale: Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Cecil Taylor, Anthony Braxton, Roswell Rudd, Han Bennink, Franco D’Andrea, Tim Berne, Chris Speed, Benny Golson, Ernst Reijseger, Willem Breuker, Tristan Honsinger, Wolter Wierbos, Massimo Urbani, Giancarlo Schiaffini, Carlo Actis Dato, Antonello Salis, Maria Pia De Vito, Daniele Cavallanti, Tiziano Tononi, Claudio Roditi, Naco, Richard Galliano, Ellen Christi, Laura Culver, Sean Bergin, Tone Jansa, Roberto Gatto, Herb Robertson, Piero Leveratto, Renato Geremia, Guido Mazzon, Tony Scott, Lauro Rossi, Umberto Petrin, Stjepko Gut, Sandro Satta, Roberto Ottaviano, Yves Robert, Paolo Damiani, David Shea.
ANDREA MELANI
Ha studiato percussioni alla scuola di Fiesole e a Siena Jazz con R.Gatto e E.Fioravanti. Ha frequentato gli Workshops di P.Erskine, J.de Johnette, M. Smith eJ.Baron. Ha suonato e registrato con il M. Giammarco “Heart Quartet”, Dave Liebman Group, Steve Lacy, Horace Parlan, Michael Moore, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Pierre Devret, Massimo Urbani, Paolo Fresu, Bruno Tommaso, Enrico Pieranunzi, Giovanni Tommaso, Pietro Tonolo, Mattias Shubert, Gianni Basso, Marco Tamburini, Ed Newmaster, Kenny Wheeler, RasulSiddik, Tony Scott, Ikue Mori, Gegè Telesforo, J.D. Allen, Stefano Di Battista, Eddie Henderson, William Parker, James Newton, Sadiq Bey, Phil Marcowitz, Vic Juris, Carlo Monni, Stefano Battaglia, Tino Tracanna, Tiziana Ghiglioni, Amedeo Tommasi, Luca Flores, Antonella Ruggero, Furio Di Castri, Rita Marcotulli, Paolo Dalla Porta, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani, Gianluca Petrella, Ares Tavolazzi, Gilad Atzmon, Flavio Boltro, Lee Konitz, Rob Brown, Lewis Barnes, Sabir Mateen, Amiri Baraka, Riccardo Zegna.
XABIER IRIONDO
Musicista e compositore, nasce nel quartiere Isola a Milano all’alba degli anni settanta da padre basco e madre italiana. All’età di 17 anni inizia a suonare la chitarra da autodidatta, questa “passione” per le corde lo accompagna tutt’ora. Tra il 1992 ed il 2001 realizza 5 album e centinaia di concerti con la rock band Afterhours, 3 album con la indie/rock band Six Minute War Madness. Dal 2001 sta esplorando le possibilità offerte da alcuni strumenti autocostruiti e dal loro incontro con musica elettronica, field recordings e strumenti elettroacustici. Dal 2005 al 2010 apre a Milano SOUNDMETAK, un negozio/laboratorio dove vende strumenti musicali particolari ed organizza performances musicali. Dal 2010 ha ricominciato a collaborare con il gruppo Afterhours.
Ha suonato dal vivo in Europa, USA, Israele e Giappone e collaborato (dal vivo ed in studio) con svariati artisti tra cui: Damo Suzuki, ZU, Rhys Chatham, Peter Brotzmann, Eugene Robinson, Sinistri, Wu Fei, Paolo Tofani, Gianni Gebbia, Steve Piccolo, Carla Bozulich, Walter Prati, Eraldo Bernocchi, Cristiano Calcagnile, Pierpaolo Capovilla, Stefano Pilia, Bruno Dorella, Elio Martuscello, Emanuele Parrini e tanti altri.

il Funaro Centro Culturale
Spettacolo fuori abbonamento
Date
venerdì, 27 Ottobre 2023
ore 20.45