Pamela Villoresi Romina Mondello Luigi Diberti
e con Massimiliano Franciosa
e Maurizio Panici, Stefania Barca, Alessia Spinelli

EVA CONTRO EVA

(ARCHIVIO)

di Mary Orr
versione italiana di Maurizio Panici e Marzia G. Lea Pacella

scene di Giorgio Gori

costumi Lucia Mariani

luci Emiliano Pona

 

debutto: La Versiliana Festival, 7 agosto 2012

Associazione Teatrale Pistoiese/Ar.Tè Teatro Stabile di Innovazione
in collaborazione con La Versiliana Festival

Torna in scena, in una nuova edizione, un titolo cult del ‘cinema sul teatro’, un film famosissimo con Bette Davis e Anne Baxter nei ruoli delle protagoniste femminili e George Sanders in quello maschile,che alla sua uscita nel 1950 ottenne 14 nomination agli Oscar, vincendone ben sei, tra cui quello a Mankiewicz per la miglior regia. Commedia di grande qualità e intelligenza, ma allo stesso tempo un racconto raffinato e acuto sul mondo del teatro e sui rapporti interni tra i suoi personaggi.

 

Note di regiadi Maurizio Panici
Il mondo del teatro come rappresentazione del mondo. Una piccola e agguerrita comunità che è specchio della società, con le sue piccolezze, le sue ossessioni, il desiderio di arrivare a conquistare una posizione sociale riconosciuta e rispettata. Classi sociali diverse, che si riflettono, si evitano e si scontrano. Ma soprattutto esseri umani in lotta per una posizione dominante nella società.

Quanto di più attuale, oggi, potrebbe essere oggetto di scrittura se non questo acido e caustico affresco di uomini e donne che si affannano disperatamente alla ricerca di in attimo di celebrità: così Eva contro Eva si offre come sintesi di un quadro così a noi vicino, dove l’apparire è massima aspirazione per sentirsi ” vivi “, per poter esistere. Alla fine di questa estenuante battaglia, Margo Channing capirà che la vita vale la pena di essere vissuta e cederà volentieri il passo alla nuova arrivata, già minacciata a sua volta dall’arrivo della prossima Eva.
Così, in una realtà dove sempre più velocemente si consumano fragili miti, la decisione della protagonista Margo, si fa scelta consapevole e controcorrente rispetto alla vacuità con cui le nuove arrivate si affacciano sorridenti sulla scena del mondo. In un momento storico dove tutti si specchiano negli occhi di chi guarda, sottrarsi alla scena, scomparire, si fa’ atto consapevole e profondo, rispettoso del sé.