CRISTIANA MORGANTI

Cristiana Morganti, Premio Positano Leonide Massine 2011, Premio Danza & Danza come Migliore Interprete/Coreografa 2014 e Prix du Syndicat Professionel de la Critique française 2020, è stata per più di vent’anni danzatrice solista nel Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch. Nel 2010 inizia il percorso di Cristiana Morganti come solista e coreografa “indipendente” dal Tanztheater di Wuppertal (che lascerà nel 2014) e da quel momento il Funaro ha accompagnato questo percorso producendo tutti gli spettacoli realizzati e mettendo a disposizione i propri spazi per le relative residenze artistiche. Dal 2022, con l’ingresso de il Funaro nel progetto Teatri di Pistoia, la produzione di Cristiana Morganti è a cura di Associazione Teatrale Pistoiese.

Dopo aver creato svariate coreografie per i danzatori del Conservatoire National Superiéur de Paris, ha firmato gli spettacoli Moving with Pina (2010) e Jessica and me (2014), che la vedono entrambi protagonista in scena e che hanno riscontrato grande successo in Italia e all’estero. Entrambi gli spettacoli sono ancora attualmente impegnati in tour internazionali.

Nel 2016 segue A Fury Tale (2016), uno spettacolo che ha come interpreti due danzatrici di spicco provenienti dal Tanztheater di Pina Bausch, e nel 2017 Non sapevano dove lasciarmi, una creazione per la compagnia Aterballetto. Nel 2018 nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto, Cristiana Morganti firma la performance Senza Bussare per gli allievi diplomandi dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico. Le ultime creazioni di Cristiana Morganti sono Another Round for Five (2019) spettacolo per 5 interpreti attualmente in tournée in Italia, e la Performance Site Specific In another place creata in collaborazione con il danzatore/coreografo Kenji Takagi e la violoncellista Emily Wittbrodt: première settembre 2021 nell’ambito della rassegna “Danse dans le Nymphéas“ al Museo dell’Orangerie di Parigi.

Tra le varie attività d’insegnamento Cristiana Morganti, oltre a collaborare come professore invitato con il Conservatoire National Superierur de Paris, l’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico di Roma e la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova, tiene regolarmente seminari per attori e danzatori professionisti al Funaro di Pistoia. Collabora inoltre con il CID di Rovereto e con Anfibia a Bologna tenendo workshops per danzatori professionisti. Da molti anni conduce workshops anche in Francia, Svezia, Germania e Brasile.

Distribuzione per l’Italia Roberta Righi roberta.righi@internationalmusic.it

International management Aldo Grompone studio.grompone@gmail.com


BEHIND THE LIGHT

coreografia, drammaturgia e interpretazione Cristiana Morganti

regia Cristiana Morganti Gloria Paris

disegno luci Laurent P. Berger

creazione video Connie Prantera

datore luci Paolo Di Candia

audio/video Alessandro Di Fraia

una produzione di ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale

in coproduzione con Fondazione I Teatri – Reggio Emilia, Théâtre de la Ville – Paris, MA Scène Nationale-Pays de Montbéliard

e con il sostegno di Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento

si ringraziano Francesca della Monica e la Peter Kowald Gesellschaft / ORT e.V. Wuppertal

 

distribuzione per l’Italia Roberta Righi

international management Aldo Grompone

 

Sabato 29 ottobre, alle ore 20.30 e domenica 30 ottobre, alle ore 16.00, al Teatro Cavallerizza, per il Festival Aperto di Reggio Emilia va in scena in debutto assoluto Behind the light, di e con Cristiana Morganti. Lo spettacolo, alla cui regia ha collaborato Gloria Paris, con il disegno luci di Laurent P. Berger e con i video creati da Connie Prantera, è una produzione di ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale, in coproduzione con Fondazione I Teatri – Reggio Emilia, Théâtre de la Ville – Paris, MA Scène Nationale-Pays de Montbéliard e con il sostegno di Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.

Dopo il successo di Moving with Pina e Jessica and me, tutt’ora in tour e dopo aver firmato altri tre spettacoli come autrice e coreografa (A Fury Tale del 2016, Non sapevano dove lasciarmi del 2017 e Another Round for Five, del 2019) ecco un nuovo assolo dell’artista italiana di base a Wuppertal, che fin dalle prime battute conferma e rilancia, alla luce di una nuova maturità interiore, la grande ironia alternata a momenti di intensa poesia che sono la sua cifra distintiva.

Spettacolo fortemente autobiografico, che racconta di una crisi familiare, professionale e intima, una sequela di eventi con il tipico “effetto domino”, in cui una disgrazia pare chiamarne un’altra, in cui sembra venga meno ogni singolo punto di riferimento, ogni certezza. La vicenda personale risuona con intensità in chi guarda, dalla platea, in un momento storico che, con una pandemia, una crisi economica e di valori, si può definire fra i più destabilizzanti della contemporaneità. Questa “personale crisi globale” viene mostrata, presa in giro, aggirata, attraversata, evasa, superata grazie al potere rigenerativo della confessione e soprattutto dell’arte, ora urlata, ora sussurrata tra le lacrime, con il capo adagiato sul pavimento. Scorre un montaggio di quadri, che vede la protagonista recitare, danzare, cantare su una scena bianca e sospesa in cui irrompono, per dialogare con l’interprete, gli originali e raffinati video di Connie Prantera. È una danza che fa venire voglia di danzare quella di Cristiana Morganti, complice l’esplosione di energia che fa seguito alla catarsi di questa confessione aperta, sincera, sofferente ma di un dolore mai autocompiaciuto, anzi immediatamente lenito dalla risata, anche di sé, con il pubblico.

Accompagnati da un collage musicale che spazia da Vivaldi al punk-rock di Peaches, da Giselle, di Adolphe Adam alla musica elettronica di Ryoji Ikeda, si alternano momenti di danza e di parola, come l’irresistibile sfogo sui divieti stilistici che imbrigliano chi è cresciuto sotto la direzione di uno dei più grandi nomi della danza di sempre, Pina Bausch, o il tentativo ripetuto, e inevitabilmente sempre fallito, di spiegare lo spettacolo a chi guarda, così che poi “ci si possa rilassare” (il riferimento è all’ansia da prestazione che coglie anche lo spettatore esperto di fronte all’ermetismo di tanta danza contemporanea). Numerose altre piccole, deliziose storie conducono a un finale che è un delicato ritorno all’interiorità, dopo questa spontanea e esplosiva condivisione. Lo spettacolo non va spiegato, sembra dire Cristiana Morganti, meglio godersi il viaggio, esattamente come nella vita.

Behind the light, dopo Reggio Emilia sarà il 3 novembre 2022 (ore 21), al Teatro Manzoni di Pistoia, l’8 novembre 2022 (ore 20.30), al Teatro Ponchielli di Cremona, il 5 dicembre in Spagna, a Girona, al Festival Temporada Alta, dal 6 all’11 marzo 2023 in Francia, al Théâtre de la Ville di Parigi, il 14 marzo a MA Scène Nationale di Montbeliard.


ANOTHER ROUND FOR FIVE

regia e coreografia Cristiana Morganti interpreti Justine Lebas, Antonio Montanile, Damiaan Veens, Anna Wehsarg, Ophelia Young collaborazione artistica Kenji Takagi

disegno luci Jacopo Pantani assistentI di prova Anna Wehsarg/Elena Copelli music editing Bernd Kirchhoefer direttore tecnico Simone Mancini

produzione il Funaro | Pistoia in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival, Fondazione Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di Prato, Associazione Teatrale Pistoiese, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni e Ma Scène Nationale – Pays De Montbeliard


durata: 90’ senza intervallo


I cinque protagonisti di “Another Round for Five” si trovano in un luogo non ben definito, forse un club, un circolo, sicuramente un luogo a cui si appartiene o da cui si viene esclusi e in cui si consumano rituali, esibizioni televisive, gare, terapie di gruppo, scontri, discussioni e confessioni. Si riuniscono spesso in cerchio, come attirati da un’illusione di armonia difficile da mantenere.

Su una scena quasi completamente vuota – appaiono rapidamente solo alcuni oggetti – prende forma una dimensione ironica e claustrofobica insieme, in cui il tempo è scandito da flashback e anticipazioni, in un gioco dove realtà e finzione, conscio e inconscio, equilibrio e caos si confondono. Sono sorte di primi piani, campi lunghi e piani sequenza quelli che qui costruisce Cristiana Morganti, in cui si alternano momenti di danza potente e vitale a momenti più teatrali, comici e toccanti, nei quali gli interpreti si rivelano, si raccontano con spiazzante sincerità. Nel corso dello spettacolo emergono dunque sempre più nitidi cinque personaggi, molto diversi tra loro eppure molto vicini.

La struttura drammaturgica è sostenuta dalle musiche, con alcuni brani che tornano ciclicamente a sottolineare la ripetitività o la variazione di determinate situazioni. I pezzi di autori vari spaziano tra generi molto diversi, dal tecno industrial tedesco di Florian Kupfer, alla musica sacra di Pergolesi, fino a un “classico” della musica pop come “What a feelin’” di Irene Cara. Lo spettacolo è un racconto non lineare che prende forma attraverso una sorta di montaggio dal sapore cinematografico a cui è invitato a contribuire anche lo spettatore.


TRAILER
https://www.youtube.com/watch?v=RV5MRUI-EWc



A FURY TALE

idea e regia Cristiana Morganti coreografia Cristiana Morganti in collaborazione con Breanna O’Mara, Anna Wehsarg, Anna Fingerhuth interpreti Breanna O’Mara, Anna Wehsarg / Anna Fingerhuth collaborazione artistica Kenji Takagi disegno luci Jacopo Pantani video Connie Prantera editing musiche Bernd Kirchhoefer assistente Sabine Rivière tecnico suono-video Simone Mancini produzione il Funaro | Pistoia e Cristiana Morganti in coproduzione con Festival Aperto / Fondazione I Teatri – Reggio Emilia in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza per Civitanova Casa della Danza con il sostegno della Città di Wuppertal e Jackstädt Stiftung – Wuppertal (DE)


durata: 75’ senza intervallo


In A FURY TALE Cristiana Morganti non danza e si riserva, nel ruolo di coreografa e regista, la possibilità di una maggiore distanza critica affidando ai corpi e alle personalità di due donne, alte, pallide, dai capelli rossi, uguali ma diverse il compito di restituire la sua riflessione sensibile, ironica e in parte autobiografica sul femminile nelle sue molte, possibili declinazioni: competizione/ amicizia, isterismo/dolcezza, imprevedibilità/quotidianità, aggressività/tenerezza. Lo spettacolo, animato da queste potenti alternanze, rivela a momenti un universo onirico e misterioso, in bilico tra fiaba e realtà: a tratti ci troviamo di fronte a due creature fatate, selvatiche e furbesche, poi, senza preavviso, siamo testimoni di scorci di vita reale delle due danzatrici. Un altro importante filo rosso nello spettacolo è la rabbia, nella sua doppia veste di potenza distruttrice o spinta vitale.

Su una scena completamente bianca, quasi uno sfondo su cui far esplodere video, colori e luci stroboscopiche, le due danzatrici agiscono, danzano, si scontrano e si raccontano. Il dialogo con la coreografa è sempre presente, fa parte della storia, anche per indagare il vissuto delle danzatrici nel rapporto con chi le dirige, ma non solo. Cristiana osserva dall’alto le sue interpreti, con sguardo partecipe e ironico, ed entra, solo per un momento, sul palcoscenico, come a dire della fragilità di una presunta quarta parete, della labilità di confini fra vita e finzione, biografia e artificio. L’incalzante susseguirsi delle scene, avviene con tagli netti, quasi cinematografici, senza dissolvenze, ed è accompagnato da un collage musicale che spazia con voracità tra stili e generi, dal punk-rock a Bach. I tanti momenti di danza sono potenti e imprevedibili ma anche delicati; rivelatori di fragilità e timori, di sogni e speranze.


TRAILER
https://www.youtube.com/watch?v=wwKcCgiz-4I&t=98s

 



JESSICA AND ME

creazione, coreografia e interpretazione Cristiana Morganti collaborazione artistica Gloria Paris disegno luci Laurent P. Berger video Connie Prantera consulenza musicale Kenji Takagi editing musiche Bernd Kirchhoefer direttore tecnico Jacopo Pantani tecnico suono/video Simone Mancini tecnico luci Sgommino Berselli produzione il Funaro | Pistoia in coproduzione con Fondazione I Teatri – Reggio Emilia

durata: 70 min. senza intervallo

Lei vuole che io danzi, oppure vuole che io parli? Dietro questa domanda, rivolta da Cristiana Morganti ad uno spettatore, si cela una delle chiavi di lettura di JESSICA AND ME. In questo spettacolo, la storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, giunta al momento del distacco dalla compagnia, si ferma a riflettere su se stessa: sul rapporto con il proprio corpo e con la danza, sul significato dello stare in scena, sul senso dell’“altro da se“ che implica il fare teatro.

Ne risulta una sorta di autoritratto idealmente a due voci di efficace e spiazzante ironia, dove Cristiana rivela ciò che accade nel backstage del suo percorso professionale. Un puzzle di gesti, ombre, muscoli, tenacia, spavalderia, timidezza, ricordi e progetti.

LONG TRAILER ( 3 mins ) https://vimeo.com/99004244

SHORT TRAILER www.youtube.com/watch?v=HwNxFODetnw

AFP Agence France Presse https://www.youtube.com/watch?v=124K98Mmulg

DRAFF Documentary on Jessica and Me https://www.youtube.com/watch?v=2VJdXD24Nc4&t=4s


MOVING WITH PINA

una conferenza danzata sulla poetica, la tecnica, la creatività di Pina Bausch

di e con Cristiana Morganti direttore tecnico Simone Mancini
produzione
il Funaro | Pistoia con l’accordo e il sostegno della Pina Bausch Foundation/Wuppertal

durata: 75 min senza intervallo

Nella conferenza danzata MOVING WITH PINA Cristiana Morganti, storica interprete del Tanztheater di Wuppertal, propone un viaggio nell’universo di Pina Bausch, visto dalla prospettiva del danzatore. Com’è costruito un assolo? Qual è la relazione dell’emozione con il movimento? Quand’è che il gesto diventa danza? Qual è la relazione tra il danzatore e la scenografia? E soprattutto, come si crea il misterioso e magico legame tra l’artista e il pubblico? Eseguendo dal vivo alcuni estratti del repertorio del Tanztheater, Cristiana Morganti racconta il suo percorso artistico e umano con la grande coreografa tedesca e ci fa scoprire quanta dedizione, fantasia e cura del dettaglio sono racchiusi nel linguaggio di movimento creato da Pina Bausch.

 

TRAILER https://www.youtube.com/watch?v=U5ooNG1EbcM