CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO progetto T

uno spettacolo teatrale de Gli Omini

di e con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini

luci Emiliano Pona

produzione Associazione Teatrale Pistoiese-Centro di Produzione Teatrale

con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Toscana

Gli Omini sono in residenza artistica dal 2014 presso l’Associazione Teatrale Pistoiese


Una delle linee ferroviarie più antiche d’Italia. Un’impresa di costruzione folle. 99 chilometri di strada ferrata con 47 gallerie, 35 ponti e viadotti, 550 metri di dislivello. Punti panoramici vertiginosi. Fermate nel mezzo del bosco di castagni. Un fiume che segue i binari con cascate e spiaggette. Stazioni interdette. Costruzioni in rovina.

Paesini, paesoni, tre case, montagna. Un’opera d’arte.

La Ferrovia transappenninica Porrettana, che unisce Pistoia a Bologna, ha avuto fin dalla sua nascita, nel 1864, una storia travagliata, di idee grandiose, sogni, sacrifici, difficoltà enormi, perdite, costruzioni straordinarie. Dopo un periodo di chiusura della linea, alla fine del 2014 il treno ha ripreso il suo cammino e la Ferrovia ha festeggiato i suoi 150 anni.

Attorno alla Porrettana è nato quindi un percorso di rilancio della sua identità che passa attraverso il recupero della memoria, la cultura dei territori e l’esperienza dell’oggi: un percorso in cui anche il teatro fa la sua parte e scende in campo con il “PROGETTO T.”, la nuova sfida produttiva che vede protagonista l’Associazione Teatrale Pistoiese-Centro di Produzione Teatrale per il triennio 2015/2017 assieme a Gli Omini (Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini), dal 2014 compagnia in residenza presso il teatro pistoiese, Premio Enriquez per l’innovazione drammaturgica e la ricerca sociale, gruppo tra i più innovativi della scena nazionale e, nel 2015, Premio Rete Critica.

La strada per ridare identità a questa grande opera d’arte è ancora lunga. La missione è riportarla in vita, documentarla, trasporla in qualcos’altro, far rinascere gli spazi e popolarli di gente e attività.

In questo contesto si inserisce il “Progetto T.” È partito dalla Stazione di Pistoia, sale in Treno. Arriverà a Porretta Terme. Offrirà ascolto, raccoglierà immagini, confessioni, volti e racconti, e restituirà spettacoli. Indagini e interviste territoriali, alla ricerca di storie e personaggi. Performance, installazioni che siano lo specchio di questo territorio per un Teatro che nasce dalla realtà e dalle persone vere. Eventi su una delle linee ferroviarie più antiche d’Italia e nei suoi luoghi abbandonati. Tre anni per trasformare un vagone in Teatro viaggiante, uno spazio culturale mobile.

La stazione di una periferia non è solo un luogo di passaggio. Non è un momento di transito, non è solo un non luogo. La stazione di una città piccola ha una sua identità, i suoi abitanti, le sue voci, le sue regole.

Gli Omini sono stati un mese alla Stazione di Pistoia, sui binari, nel bar a consumazione obbligatoria ogni due passaggi, verso i bagni, sulle panchine. Hanno capito le regole e le hanno viste infrangere. Hanno incontrato la gente. Alcuni pendolari, molti ex carcerati, altrettanti in libertà vigilata, piccioni, studenti confusi, marchettari, gente che si sposta in treno perché non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, piccioni, tossici, barboni suonatori di mandolino, donne che alla stazione leggono e poi parlano come un libro stampato, piccioni.

Gente che si nasconde, gente da guardare con la coda dell’occhio. Gente che guarda i treni passare e che deve stare lontano dalla linea gialla.

Ci scusiamo per il disagio ha debuttato a luglio 2015 nel Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia, un luogo carico di memoria, un angolo protetto, e non per tutti conosciuto, della città che è stato aperto al pubblico diventando la scenografia con i suoi binari morti e i suoi vagoni d’epoca.

Gli Omini sono in residenza artistica presso l’Associazione Teatrale Pistoiese dal 2014.

Nel 2014 hanno vinto il Premio Franco Enriquez come “Compagnia d’innovazione” per la ricerca drammaturgica e l’impegno civile e, nel 2015, il Premio Rete Critica.

Il Progetto T è parte delle iniziative di “Pistoia Capitale della Cultura 2017”.