Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale

CASA DI BAMBOLA

di Henrik Ibsen

adattamento e regia Roberto Valerio

con Valentina Sperlì, Roberto Valerio

Michele Nani, Massimo Grigò, Carlotta Viscovo

 

Personaggi e interpreti (in ordine di apparizione)

Nora Helmer VALENTINA SPERLÌ
Torvald Helmer ROBERTO VALERIO
La signora Linde CARLOTTA VISCOVO
Il Dottor Rank MASSIMO GRIGÒ
Krogstad MICHELE NANI
La balia DEBORA PINO

 

scena Giorgio Gori

costumi Lucia Mariani

luci Emiliano Pona

 

lo spettacolo ha debuttato il 4 marzo 2016 al Teatro Manzoni di Pistoia

Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana

Con questo allestimento del celebre dramma di Ibsen, tornano a lavorare insieme un gruppo di artisti (Valentina Sperlì, Roberto Valerio, Michele Nani, Massimo Grigò, Carlotta Viscovo) che hanno realizzato negli ultimi anni spettacoli di valore, apprezzati da pubblico e critica, come Il Vantone di Pier Paolo Pasolini, Un marito ideale di Oscar Wilde e L’impresario delle Smirne di Goldoni.

 

Quando nel 1879 Casa di bambola fu rappresentato per la prima volta, il dramma suscitò scandalo e polemica ovunque per la sua lettura come esempio di un femminismo estremo; tanto che in Germania Ibsen fu addirittura costretto a trovargli un nuovo finale, perché la protagonista si rifiutava di impersonare una madre da lei ritenuta snaturata.

Ma, al di là di ogni contenuto polemico, il dramma resta opera di una grande e complessa modernità, abitata da personaggi capaci di parlare ancora ai nostri contemporanei.

Partendo da una nuova e attenta rilettura di questo grande classico di fine ‘800, attraverso una riscrittura e rielaborazione scenica del testo, si approda così ad uno spettacolo dove il centro è “il dramma nudo”, spogliato di bellurie ottocentesche e convenzioni borghesi.

 

APPUNTI PER UNA REGIA

Casa di bambola (1879) è un testo complesso e seducente che restituisce molteplici e potenti suggestioni. È l’intreccio dialettico di una crisi, di una transizione, di un passaggio, di un percorso evolutivo; è il ritratto espressionista (L’urlo di Munch è del 1893) di un disperato anelito alla libertà che crea però angoscia e smarrimento.

I personaggi si muovono in uno spazio scenografico spoglio/essenziale, sghembo, caricaturale, oscillando tra il sogno e la veglia, tra la verità e la menzogna, tra il desiderio e la necessità. Uno spazio onirico che trasfigura la realtà in miraggio, delirio, allucinazione, incubo. Una scena stilizzata per raccontare al meglio un desolante deserto relazionale ed esistenziale popolato non da volti ma da maschere che si apprestano a inscenare un dramma della finzione.

Madre di tre figli piccoli, Nora è sposata da otto anni con l’avvocato Torvald Helmer, che la considera alla stregua di un grazioso e vivace animale domestico. E lei ‘sembra’ felice in questa sua gabbia familiare. Entrambi vittime della loro incapacità di comunicare realmente, entrambi intrappolati in ruoli che si sono vicendevolmente assegnati: lei consapevolmente confusa , lui ignaro e sentimentalmente analfabeta.

Alberga in Nora la consapevolezza repressa di essere stata costretta dal padre e dal marito a vivere nel sortilegio dell’infantilismo e dell’inettitudine. Ma quell’embrionale pallido incosciente rancore svanisce di fronte all’ideale di perfezione a cui ha ancorato l’immagine di Helmer; e così, la relazione tra i due è viziata dalla reificazione e dall’abuso, percepibile nel sottile confine che separa l’oltraggio dal gioco, l’acquiescenza dalla complicità, l’oppressione dalla devozione.

Nora forse non possiede gli strumenti per sottrarsi ai vincoli che la tengono in scacco e le impediscono di evolvere come individuo pienamente cosciente, autonomo, capace attraverso le armi della critica di esercitare pienamente il proprio libero pensiero e incamminarsi sulla strada che conduce all’autodeterminazione (a differenza delle altre due figure femminili create da Ibsen negli anni seguenti: Hedda Gabler e Ellida de La donna del mare).

Ma Nora è senz’altro attraversata, trafitta, tormentata dai germi della ribellione. Nora vuole naufragare. Vuole abbandonarsi nell’oceano infinito del possibile; quel brodo primordiale, quel tutto indefinito e molteplice, creatore di ogni cosa, soffio inquieto e vitale: la libertà. Suggestione vagheggiata, sognata, desiderata ma non agita. Che irrompe con forza crescente nella coscienza di Nora spingendola a intraprendere un cammino doloroso e pieno di insidie verso la maturità.

Ma Nora come la fenice risorgerà dalle sue ceneri e spiccherà il volo verso la felicità? O il solo concetto del tramonto segnerà simbolicamente il suo orizzonte esistenziale? Sarà capace di sopravvivere alla distruzione di quel mondo che nonostante tutto l’ha cullata in acque rassicuranti e arenata in paradisi artificiali? Non sappiamo cosa ne sarà di Nora. Non sappiamo se sarà davvero capace di accogliere pienamente il cambiamento avvenuto dentro di lei per rifondarsi in una nuova esistenza.

Non ci è dato saperlo. La portata tragicamente attuale di Casa di bambola si declina forse nell’ambiguità del finale. Solo immaginandoci Nora come una donna che vive, pensa, agisce nel nostro tempo presente, possiamo forse investire Casa di bambola di un significato ultimo che non tradisce il testo ma che è capace di parlare a un pubblico contemporaneo.

Roberto Valerio

 

 


Tournée

debutto prima nazionale
Pistoia 4-5 marzo 2016, ore 21; 6 marzo 2016, ore 16


 

2018

Portogruaro (VE), 24 gennaio 2018, ore 21 (Teatro Comunale Russolo)

Mirano (VE), 25 gennaio 2018, ore 21 (Teatro di Mirano)

Castelfranco Emilia (MO), 26 gennaio 2018, ore 21 (Teatro Dadà)

Mirandola (MO), 27 gennaio 2018, ore 21 (Teatro Moderno)

Vicchio (FI), 28 gennaio 2018, ore 21.15 (Teatro Giotto)

Gemona (UD), 1 febbraio 2018, ore 21 (Teatro Sociale)

Sacile (PN), 2 febbraio 2018, ore 21 (Teatro Zancanaro)

Castelnuovo Garfagnana (LU), 4 febbraio, ore 21.15 (Teatro Alfieri)

Portoferraio (LI), 5 febbraio, ore 21.15 (Teatro dei Vigilanti)

Cecina (LI), 6 febbraio, ore 21 (Teatro de Filippo)

Thiene (VI), dal 20 al 22 febbraio, ore 20.45 (Teatro Comunale)

Treviso, 23 e 24 febbraio ore 20.45, 25 febbraio ore 16 (Teatro Comunale)

Corciano (PG), 27 febbraio, ore 21 (Teatro della Filarmonica)

Bologna, 28 febbraio, ore 21 (Teatro Duse)

Milano,1 e 2 marzo ore 20.30, 3 marzo ore 19.30, 4 marzo ore 16.30, 6 marzo ore 20.30, 7 marzo ore 19.30, 8 marzo ore 20.30, 9 marzo ore 20.30, 10 marzo ore 19.30, 11 marzo ore 16.30 (Teatro Menotti)

Brescia, dal 13 al 15 marzo, ore 20.30 (Teatro Sociale)

Vercelli, 16 marzo, ore 21 (Teatro Civico)

Cuneo, 17 marzo, ore 21 (Teatro Toselli)

 


 

2017

Santa Croce sull’Arno (PI), 10 gennaio 2017 (Teatro Verdi)

Ferrara, 11-12 gennaio 2017 (Teatro Comunale)

Lugo (RA), 13 – 15 gennaio 2017 (Teatro Rossini)

Monfalcone (GO), 17-18 gennaio 2017 (Teatro Comunale)

San Vito al Tagliamento (PN), 19 gennaio 2017 (Teatro Arrigoni)

Cormons (GO), 24 gennaio 2017 (Teatro Comunale)

Roma, 26 gennaio 2017 a 5 febbraio 2017 (Teatro Vascello)

Prato, 16-19 febbraio 2017 (Teatro Metastasio)

Castelfranco Piandiscò (AR), 21 febbraio 2017 (Teatro Comunale)

Massa, 22-23 febbraio 2017 (Teatro Guglielmi)

Parma, 24-25 febbraio 2017 (Teatro Due)

Monsummano Terme (PT), 26/02/2017 (Teatro Yves Montand)

Arese (MI), 28 febbraio 2017 (Teatro Cinema Arese)

Fidenza (PR), 1 Marzo 2017 (Teatro Girolamo Magnani)

Lodi, 5 Marzo 2017 (Teatro delle Vigne)

Altopascio (LU), 7/03/2017 (Teatro Puccini)

 

2016

le altre date

Pistoia, 7-8-9 marzo matinées ore 10,15

Monsummano Terme (PT), 10 marzo ore 10.30 matinée

Lamporecchio (PT), 11 marzo, ore 21

Roccastrada (GR), 12 marzo, ore 21

Empoli (FI), 15 marzo, ore 21

Bellinzona (CH), 17-18 marzo, ore 20.45

Bagnone (MS), 22 marzo, ore 10.30 matinée e ore 21.15



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