23 Gennaio 2023Teatro Comunale Teatro Manzoni Teatro Manzoni

🟡 ZIO VANJA A PISTOIA (28 gennaio) | a LAMPORECCHIO (29 gennaio) | PESCIA (4 marzo)

Riparte il tour di Zio Vanja, di Anton Čechov, diretto da Roberto Valerio e prodotto da ATP Teatri di Pistoia, che andrà in scena al Teatro Manzoni di Pistoia sabato 28 gennaio e proseguirà a Lamporecchio, il 29 gennaio, al Teatro Comunale Ruggero Ruggeri di Guastalla l’1 febbraio, al Teatro Dragoni di Meldola il 2 febbraio, al Teatro Duse di Bologna dal 3 al 5 febbraio, al Teatro De André di Casalgrande il 6 febbraio, al Teatro Parioli di Roma dall’8 al 12 febbraio, al Teatro degli Animosi di Carrara il 14 e 15 febbraio, al Teatro Curci di Barletta, dal 17 al 19 febbraio. A marzo “Zio Vanja” sarà al Teatro Remondini di Bassano del Grappa il 2, al Teatro Marconi di Abano Terme il 3, al Teatro Pacini di Pescia il 4, al Teatro Francesco Ramarini di Monterotondo il 5, al Teatro Verdi di Pisa il 25 e 26.

Giuseppe Cederna, volto molto amato dal pubblico di teatro e cinema sarà Zio Vanja; con lui, sulla scena, vedremo, in ordine alfabetico, Pietro Bontempo (Astrov), Mimosa Campironi (Sonja), Massimo Grigò (Telegin), Alberto Mancioppi (il professore), Caterina Misasi (Elena) e Elisabetta Piccolomini (Marija).

Dramma russo che Čechov considerava però una commedia, quasi un vaudeville, che vide il debutto ufficiale il 26 ottobre 1899, al Teatro d’arte di Mosca, con la regia di Vladimir Ivanovič Nemirovič-Dančenko e Konstantin Sergeevič Stanislavskij, Zio Vanja è la rappresentazione delle grandi illusioni, di percorsi che iniziano per poi tornare al punto di partenza, della noia, che non è spazio per la creatività ma al contrario anticamera della depressione, maschera della paura che paralizza impedendo di realizzare i proprio progetti e che Roberto Valerio ha deciso di restituire però con una messa in scena a contrasto, energica, movimentata.

Uno spazio vuoto. In primo piano una vecchia credenza ed un tavolo, elementi che rimandano alla quotidianità della vita in campagna. Sullo sfondo appaiono e scompaiono elementi onirici o iperrealistici: un’altalena che scende dal cielo, una botte di vino gigante per l’ubriacatura notturna, un pianoforte che ricorda l’infanzia, un albero di beckettiana memoria. È la scena che Valerio ha scelto per raccontare la vita che Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov, conducono in una casa rurale all’arrivo del proprietario, l’illustre professor Serebrjakov e dalla sua bellissima seconda moglie Elena. I personaggi che si muovono davanti al pubblico non sono eroi e eroine, sono persone comuni, immerse nel flusso della vita, con i quali è facile immedesimarsi, che chi guarda può sentire immediatamente vicino. Sono anime smarrite con passioni, slanci, delusioni, le stesse emozioni che accompagnano la vita di tanti. Ogni personaggio insegue i propri pensieri, le proprie aspirazioni, sogni, sofferenze senza davvero comunicarli agli altri, sordo a quelli dell’altro. Tutti desiderano il riscatto, tutti sono incapaci di agire per ottenerlo, vogliono amare e essere amati ma il desiderio non si tramuta mai in realizzazione. Nella commedia si bevono molta vodka e molto vino, per diciassette volte Čechov invita a bere i personaggi: si evade la realtà, si cerca l’illusione che apre varchi di finta soddisfazione “Quando non c’è vita vera, si vive di miraggi”, dice, ad un certo punto zio Vanja.

Roberto Valerio dice: “È un’opera delle occasioni mancate, della rinuncia, basata su un vero e proprio meccanismo di inerzia. Così come in Beckett i due clown Vladimiro ed Estragone attendono Godot, così i personaggi di Čechov attendono, invano anch’essi, la felicità e un futuro migliore. Ma non manca l’ironia, che anzi pervade tutto il testo”. L’opera presenta continui spunti burleschi e tragicomici: il ridicolo tentativo di Vanja di uccidere il Professore Serebrjakov con un colpo di pistola, il penoso tentativo di suicidio dello stesso Vanja con una bustina di morfina, il goffo corteggiamento alla bella e ambigua Elena da parte sempre di Vanja, le ubriacature notturne, le tante piccole stranezze che coltivano tutti i personaggi e che li rendono degli amabili stravaganti bislacchi, sono solo alcuni esempi. “Tu sei il re dei buffoni”, dice il dottor Astrov a Vanja. Una messinscena che oscilla tra realismo e onirico, tra dramma e commedia, tra risate e pianti, tra malinconie cecoviane ed energia pura. Uno spettacolo dove le immagini, i suoni e la recitazione si compenetrano per rappresentare la tragicommedia della vita.

Lo spettacolo è presentato ancora una volta da ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale  che, negli anni, ha prodotto molti spettacoli di successo firmati da Roberto Valerio, tra i quali Tartufo, Il Vantone, di Pasolini, L’Impresario delle Smirne, di Goldoni, Casa di Bambola, di Ibsen.

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TEATRO MANZONI PISTOIA | sabato 28 gennaio 2023 ore 21

TEATRO COMUNALE LAMPORECCHIO | domenica 29 gennaio 2023 ore 21

(lo spettacolo sarà anche al Teatro Pacini di Pescia | sabato 4 marzo 2023 ore 21 | 

ZIO VANJA 

di Anton Čechov

adattamento e regia Roberto Valerio

con (in ordine alfabetico) Pietro Bontempo, Mimosa Campironi, Giuseppe Cederna, Massimo Grigò, Alberto Mancioppi, Caterina Misasi, Elisabetta Piccolomini 

costumi Lucia Mariani

luci Emiliano Pona

suono Alessandro Saviozzi

allestimento ATP Teatri di Pistoia 

Prevendita data di PIstoia: https://bit.ly/ziovanjaPistoiaTKTS

Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 | Biglietteria il Funaro 0573 977225

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Biglietteria Teatro Lamporecchio

Biglietteria Teatro Pacini Pescia