25 Maggio 2018Teatro Manzoni

PIOVANI E GIFUNI AL MANZONI PER DIALOGHI SULL’UOMO

La musica è pericolosa − Concertato

Venerdì 25 Maggio 2018 21.15

Marina Cesari − Sax/clarinetto

Pasquale Filastò − Violoncello/ chitarra/mandoloncello

Ivan Gambini − Batteria/percussioni

Marco Loddo − Contrabbasso

Rossano Baldini − Tastiere/fisarmonica

Nicola Piovani − Pianoforte

La musica è pericolosa – Concertato è un racconto musicale. Scandendo le stazioni di questo viaggio musicale in libertà, Nicola Piovani racconta al pubblico il senso dei frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, Fellini, Magni e di molti altri registi, cantanti, strumentisti, per il teatro, il cinema, la televisione, alternando l’esecuzione di brani totalmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può, ma, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare.

Nicola Piovani è musicista impegnato su diversi fronti: compositore di musica per il cinema e il teatro, di canzoni, di musica da camera e sinfonica, pianista e direttore d’orchestra. Ha scritto partiture per circa 180 film collaborando, fra gli altri, con Fellini, Bellocchio, Monicelli, i fratelli Taviani, Moretti, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Luis Sepúlveda. Ha vinto numerosi premi: David di Donatello, Nastro d’Argento, Ciak d’Oro, Golden Globe e nel 1999, con la colonna sonora de La vita è bella di Benigni, il premio Oscar per la miglior composizione originale. Ha firmato la musica di due album di Fabrizio De André: Non al denaro non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato. Per Rizzoli ha pubblicato La musica è pericolosa. L’ultima sua partitura per il cinema è quella del film A casa tutti bene, diretto da Gabriele Muccino.

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Fabrizio Gifuni legge Pasolini

“Solo l’amare, solo il conoscere conta…”

€ 7.00

Sabato 26 Maggio 2018 21.30
teatro Manzoni

Una serata di letture dedicate a Pier Paolo Pasolini attraverso la straordinaria voce di Fabrizio Gifuni, che da anni ne sta indagando l’opera, in un personale “corpo a corpo” con la sua scrittura. Della sterminata produzione pasoliniana si presentano alcuni testi tratti dalle Lettere luterane e dagli Scritti corsari, che testimoniano la riflessione sulla “mutazione antropologica” e “l’omologazione culturale” degli italiani, su cui il grande intellettuale ebbe il coraggio di rompere le regole creando scandalo. Accanto al Pasolini intellettuale-sociologo, Gifuni propone alcune delle sue poesie più evocative, a testimonianza di quanto la sua vita, la sua opera e la sua stessa morte costituiscano ormai un unico corpo poetico in cui è difficile separare un aspetto dall’altro. A colpire Pasolini e a mettere in moto la sua immaginazione e creatività è la realtà quotidiana, la vita che si svolge sotto gli occhi di tutti e su cui ci ha lasciato pagine indimenticabili.

Fabrizio Gifuni è uno degli attori più affermati del panorama teatrale e cinematografico italiano. Ideatore e interprete di lavori teatrali, fra cui il pluripremiato progetto Gadda e Pasolini: antibiografia di una nazione, regia di Giuseppe Bertolucci (Premio Ubu 2010 come miglior spettacolo e miglior attore dell’anno). È stato protagonista al Piccolo di Milano di Lehman Trilogy, ultimo capolavoro di Luca Ronconi, e di Freud o l’interpretazione dei sogni, regia di Federico Tiezzi. Al cinema e in televisione, quasi quaranta i titoli, ha collaborato fra gli altri con G. Amelio, M.T. Giordana, L. Cavani, E. Winspeare, P. Virzì, M. Bellocchio. Fra i suoi riconoscimenti più significativi: Rivelazione europea al Festival di Berlino e Globo d’oro della stampa estera (2002); Nastro d’argento (2003, 2014); Premio Gianmaria Volonté (2012); David di Donatello, Premio Vittorio Gassman e Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana (2014).

 

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