Al Teatro Mascagni di Popiglio, sabato 2 marzo, dalla voce di Elisabetta Salvatori, straordinaria ‘affabulatrice’ (come sempre accompagnata, al violino, da Matteo Ceramelli) ecco una storia intensa, che racconta la vita di due coraggiose pioniere: la prima, Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa e Beatrice di Pian degli Ontani, la poetessa pastora, venerata come la dea dell’ottava rima. Uno spettacolo che abbraccia Medioevo e Risorgimento, seguendo i fili che Caterina e Beatrice hanno in comune, a cominciare da una data, il 25 marzo, giorno in cui nel 1347 nasceva Caterina e nel 1885 moriva Beatrice.
“Erano analfabete, ma grandi comunicatrici e quando la gente, incredula, chiedeva loro dove avessero imparato quella sapienza, tutte e due rispondevano: ‘dal Libro Aperto’, che per Beatrice, significava aver imparato dalla natura, dato che questo era il nome della montagna sopra casa sua, mentre per Caterina voleva dire aver appreso dalle braccia aperte del crocifisso…”
SABATO 2 MARZO, ore 21
Teatro della Montagna / Teatro Mascagni Popiglio
PIANTATE IN TERRA COME UN FAGGIO O UNA CROCE.
LA VITA DI CATERINA DA SIENA E BEATRICE DI PIAN DEGLI ONTANI
spettacolo di poesia e musica
di e con Elisabetta Salvatori
Matteo Ceramelli, violino
una produzione
Final Crew on Stage
In collaborazione con il Funaro Centro Culturale
prevendita da lunedì 25 Febbraio presso Biblioteca Comunale Bellucci San Marcello Pistoiese 0573 621289 – 3347796389); venerdì 1 marzo (ore 10/13) anche presso Unicoop Montagna Pistoiese