Per Pistoia Italiana Capitale della Cultura apre il mese teatrale una prima regionale di particolare interesse.
Andrée Shammah, con la complicità di Carlo Cecchi, uno degli ultimi grandi maestri del teatro italiano (che torna nella nostra stagione dopo la bella edizione di due anni fa de La dodicesima notte), qui protagonista insieme a Fulvia Carotenuto e Massimo Loreto, confeziona con la consueta eleganza e raffinatezza, la regia de Il lavoro di vivere di Hanoch Levin, il più importante autore e drammaturgo israeliano, scomparso prematuramente nel 1999, all’età di 56 anni.
Il teatro di Levin è irriverente: la poesia si nasconde dentro le situazioni più imbarazzanti, i suoi testi sono una commistione di spiritualità nobile e cruda realtà; dalla critica alla cultura borghese ai contrasti tra carne e spirito, “arte e culo”, perché il meschino sogna di stare sotto il riflesso della luce della felicità altrui.
Così avviene anche per Il lavoro di vivere, una storia d’amore fra due persone di mezza età, in cui l’amore appare a barlumi folgoranti, in mezzo a un mare di insulti, parole durissime e rimpianti. Lo spettatore ride di gusto, senza accorgersi che sta ridendo di se stesso.
HANNO SCRITTO DELLO SPETTACOLO:
“Lo spettacolo si avvale in special modo del carisma, dell’alto magistero interpretativo di Carlo Cecchi, gelida maschera di un insanabile distacco dalla vita, antologia vivente di quelle sua recitazione pigra, strascicata, che riflette echi degli autori prediletti, da Pinter a Bernhard allo stesso Beckett….” (Renato Palazzi, “Il Sole 24 Ore”)
“Il rito ripetitivo della coppia che si dilania è aperto a tutte le interpretazioni: quella psicoanalitica alla Svevo, quella esistenziale di Pinter, se il teatro ha ancora il potere di spiegare e far capire, la più interessante sembra quella politica. Per questa lettura sembra propendere la lucida regia di Andrée Ruth Shammah, la quale evita il naturalismo, usando gli attori spogliandoli dalla ‘recitazione’. Cecchi torna a incarnare il gran teatro d’attore come si amava in passato e oggi sempre più raramente si vede… ”(Anna Bandettini, “La Repubblica”)
IL LAVORO DI VIVERE
di Hanoch Levin
traduzione dall’ebraico e adattamento di Andrée Ruth Shammah e Claudia Della Seta
con Carlo Cecchi
e con Fulvia Carotenuto e Massimo Loreto
regia, scene e costumi di Andrée Ruth Shammah
musiche di Michele Tadini
con la collaborazione
per l’allestimento scenico di Gianmaurizio Fercioni
per le luci di Gigi Saccomandi
per i costumi di Simona Dondoni
produzione Teatro Franco Parenti – MARCHE TEATRO
PICCOLO TEATRO MAURO BOLOGNINI – PISTOIA (Via del Presto, 5)
giovedì 9 febbraio, ore 21
venerdì 10 febbraio, ore 21
sabato 11 febbraio, ore 21
domenica 12 febbraio, ore 16
Prevendita: Biglietteria Teatro Manzoni Pistoia 0573 991609 – 27112 ACQUISTA ON LINE