stagione di prosa 2016/2017 Teatro Manzoni “Altri Linguaggi”
PICCOLO TEATRO MAURO BOLOGNINI
(via del Presto, 5 – Pistoia )
da giovedì 20 a sabato 22 ottobre 2016, ore 21
GLI OCCHIALI D’ORO di Giorgio Bassani
adattamento per il teatro di Sandro Lombardi
raccontato dagli allievi del Teatro Laboratorio della Toscana
con Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Nicasio Catanese, Valentina Elia, Nicolas Errico, Fonte Fantasia, Francesca Gabucci, Alessio Genchi, Alessandro Lussiana, Lorenzo Terenzi
a cura di Federico Tiezzi
preparazione vocale e musicale Francesca Della Monica
lavoro sul testo Sandro Lombardi
spazio e movimento Giovanni Scandella
Teatro Laboratorio della Toscana/Compagnia Lombardi-Tiezzi
in collaborazione con Associazione Teatrale Pistoiese
con il sostegno della Regione Toscana
e con il patrocinio del Centro Studi Bassaniani Comune di Ferrara
EVENTO SPECIALE PER PISTOIA
durata: 75 minuti
Per il biennio 2016 e 2017 continua a essere Pistoia ad accogliere, presso l’Associazione Teatrale Pistoiese, il Teatro Laboratorio della Toscana, il corso biennale di alta formazione per attori ideato e diretto da Federico Tiezzi, in collaborazione con la Compagnia Lombardi-Tiezzi e sostenuto dalla Regione Toscana (negli anni passati ospitato a Prato, Pontedera e Castiglioncello). Il percorso pedagogico del Laboratorio di Federico Tiezzi può essere sintetizzato in poche parole: Only connect, epigrafe di E. M. Forster che potremmo tradurre “Conta solo connettere”. L’attività didattica si svolge proprio nella “connessione” tra attori, registi, architetti, scrittori, artisti visivi, danzatori.
Seconda delle Cinque storie ferraresi, e risalente al 1958, Gli occhiali d’oro rievoca con straordinaria forza poetica la Ferrara alto borghese, affascinante ma già segnata sinistramente dal fascismo in cui un giovane studente ebreo – la voce narrante del breve romanzo – intreccia la sua esistenza con quella di un maturo e stimato otorinolaringoiatra di origini veneziane, Athos Fadigati, prediletto dalle migliori famiglie cittadine per la sua cultura, umanità, raffinatezza e squisitezza professionali.
Si scoprirà però presto che il solitario professionista presenta delle stranezze di comportamento dapprima inspiegabili e infine comprensibilissime: è un omosessuale. Una colpa che l’Italia mussoliniana non poteva certo tollerare, a meno che non fosse nascosta e invisibile. E tale resta per anni, finché il medico non commetterà l’azione più inammissibile: esibire la sua relazione con un giovane tanto bello quanto spregevole. A poco a poco il giovane studente, dietro il quale non è difficile ravvisare Bassani stesso, scoprirà dietro la facciata di specchiata rispettabilità del dottor Fadigati quell’abisso di solitudine e disperazione cui la sua condizione lo condannava. Tra i due, ostracizzato l’uno per la sua sessualità diversa, l’altro per il suo essere ebreo, si salda un’amicizia straziante e commovente. L’accostamento bassaniano tra le due diversità, quella razziale e quella sessuale, è il punto di forza poetico del libro che si snoda tra le vie di Ferrara, le spiagge di Cesenatico e l’Università di Bologna.
GIORGIO BASSANI (1916-2000) trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara, che resterà per sempre nel suo cuore e diverrà il teatro delle sue creazioni letterarie. Partecipò alla Resistenza e dopo la guerra si dedicò alla vita culturale come narratore e poeta ma anche come consulente editoriale della casa editrice Feltrinelli e vicedirettore della Rai. Fra le sue opere: Il giardino dei Finzi-Contini, Dietro la porta, L’airone, L’odore del fieno.