L’incontro di presentazione della stagione del Manzoni (22 settembre, ore 17) si colloca in apertura di un fine-settimana dedicato al Teatro: dopo l’iniziativa al Manzoni prenderà il via al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, all’interno della rassegna “Infanzia e Città”, un ‘piccolo’ omaggio a Emma Dante: alle 21 andrà in scena “La scortecata”, uno degli ultimi lavori della regista palermitana ispirato a una delle fiabe di Basile, e, sempre al Bolognini il giorno dopo, somenica 23, alle 17, “Gli alti e bassi di Biancaneve” (fascia d’età dai 6 anni), una delle riletture delle fiabe tradizionali realizzate dalla Dante per il pubblico dei piccoli.
Vi aspettiamo numerosi!
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Sabato 22 Settembre, ore 21
Piccolo Teatro Mauro Bolognini
LA SCORTECATA
liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
testo e regia Emma Dante
elementi scenici e costumi Emma Dante
luci Cristian Zucaro
con Salvatore D’Onofrio, Carmine Maringola
Festival di Spoleto 60/Teatro Biondo di Palermo
in collaborazione con Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale
È la storia di un re che s’innamora della voce di una vecchia, la quale vive in una catapecchia insieme alla sorella più vecchia di lei. Il re, gabbato dal dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a dormire con lui. Ma quando si accorge di essere stato ingannato, la butta giù dalla finestra. La vecchia resta appesa a un albero. Da lì passa una fata che le fa un incantesimo e, diventata una bellissima giovane, il re se la prende per moglie. In una scena vuota, due uomini, a cui sono affidati i ruoli femminili come nella tradizione del teatro settecentesco – esprimendosi in un teatralissimo napoletano arcaico e barocco – drammatizzano la fiaba incarnando le due vecchie e il re. Bastano due seggiulelle per fare il vascio, una porta per fare entra ed esci dalla catapecchia e un castello in miniatura per evocare il sogno. Le due vecchie, sole e brutte, si sopportano a fatica ma non possono vivere l’una senza l’altra. Per far passare il tempo nella loro miseria vita inscenano la favola con umorismo e volgarità, e quando alla fine non arriva il fatidico: “e vissero felici e contenti…” . La più giovane, novantenne, chiede alla sorella di scorticarla per far uscire dalla pelle vecchia la pelle nuova…
“Ci voleva la nuova creazione di Emma Dante per risollevare il tono di un’estate teatrale piuttosto avara di grandi soddisfazioni. Ci voleva questa Scortecata, un lavoro scarno, che dura un’oretta soltanto, all’apparenza un piccolo spettacolo al quale però non andrebbe né aggiunto né tolto un solo minuto.”
Renato Palazzi , “Il Sole 24 Ore”
Domenica 23 Settembre, ore 17
Piccolo Teatro Mauro Bolognini
GLI ALTI E BASSI DI BIANCANEVE
favola per bambini e adulti
testo e regia Emma Dante
scene e costumi Emma Dante
con Italia Carroccio, Davide Celona, Daniela Macaluso
luci Gabriele Gugliara
Compagnia Sud Costa Occidentale
(fascia d’età: dai 6 anni)
C’è l’alto che si fa basso e il basso che si fa alto nel mondo di Biancaneve. Al contrario di Alice nel paese delle meraviglie che cresce e rimpicciolisce continuamente, Biancaneve vede alzarsi ed abbassarsi il mondo intorno a lei circondato da creature buone e cattive che l’aiutano a diventare grande. Biancaneve fa esperienza, nello stesso tempo, della vigilia e dell’indomani, del più e del meno, del troppo e del non abbastanza, della causa e dell’effetto. Viene punita dalla matrigna prima di essere colpevole, ancora bambina inconsapevole viene accusata di vanità e fuggendo nel bosco scopre nella statura dei nani e nelle sproporzioni delle cose i veri valori della vita. I nani le insegnano ad abbassare lo sguardo e ad essere umile mentre la regina madre le insinua nell’anima il pericolo di uno sguardo diritto verso l’esaltazione del proprio io. C’è uno specchio che riflette tutto, sogni e paure, azioni malvagie e fughe verso la libertà. La regina madre interroga lo specchio, Biancaneve il suo cuore. L’invidia tormenta la regina al punto che desidera uccidere la rivale e divorargli il cuore. È una favola crudele dove i mostri si avvicinano ai bambini spinti dalla necessità di guidarli verso il percorso della conoscenza. I nani sono piccoli minatori dalle pance gonfie che parlano un siciliano medievale. Durante un’esplosione in miniera tutti e sette hanno perso le gambe. La matrigna che offre a Biancaneve il frutto proibito per incantesimo si trasforma in una vecchia magra e altissima. Tutto è sproporzionato come all’inizio sono le cose che vedono i bambini. I loro occhi, sgombri da forme convenzionali, vedono grande e spaziosa una stanza dove da tempo noi ci sentiamo prigionieri